Prima e Seconda Repubblica

Correva l'anno 1994, l'impatto mediatico dell'inchiesta segnò di fatto la fine della Prima Repubblica.
Segnò uno spartiacque potente fra prima e dopo, fra un certo tipo di politica ed un altro, ringiovanito, pulito anzi ripulito dalle scorie di un sistema politico-economico con radici profonde nella cultura del paese.
Correva l'anno 1994, l'anno del pool di Milano, il gruppo di giudici che hanno dato vita all'inchiesta che ha segnato la fine della Prima Repubblica: Mani Pulite.
Una inchiesta che portò al crollo socio-econonici-politico di autentici colossi della nostra società.
L'impatto che l'inchiesta, le sue notizie quotidiane dai palazzi di giustizia portò a dirette TV delle udienze ai vip del mondo economico e politico.
Sancì allo stesso tempo l'ascesa degli uomini del pool e la caduta, la fine, di magnati dell'economia pronti a pagare il giusto prezzo per questo o quell'appalto; la caduta fra dichiarazioni con l'affanno, e l'imbarazzo del mondo politico fino all'ora conosciuto. I partiti politici che hanno contribuito alla nascita della stessa Repubblica come Democrazia Cristiana e Partito Socialista sono stati costretti a sciogliersi dando vita ad una ridda di partiti minori, movimenti, gruppi misti che hanno portato poi alla nascita della Seconda Repubblica.
Quella Repubblica che stiamo vivendo oggi, che ha avuto fretta di seppellire i vecchi padri quasi volendo nascondere sotto al tappeto quanta più polvere possibile.
Quella Repubblica che oggi appare la copia mal riuscita della Prima.
Perché in tutta onestà ci siamo indignati, vergognati, irritati con quegli esponenti politici che fino a Tangentopoli avevamo identificato nel mondo politico, e così era in effetti, un monolite difficile da smuovere. Ci siamo indignati, vergognati, irritati inconsapevoli di quello che il nuovo mondo politico ci avrebbe e ci ha portato.
Un mondo politico a tratti impresentabile, onestamente dannoso il più delle volte, parente neanche troppo lontano di quel mondo citato spesso come pessimo esempio di politica.
Un mondo politico e politicante che cerca di ripercorrere il percorso sbagliato dei predecessori.
Non lo avrei mai pensato oggi che siamo nell'età matura della Seconda Repubblica, che viviamo in un secolo nuovo, che quella politica mi mancasse tanto. Non la parte disonesta ovviamente ma il savoir fare di quelle persone che oggi rimane costantemente fuori da Parlamento e Senato anche se non sempre sembra.
C'era in quella classe politica un attaccamento alla poltrona tangibile ma al tempo stesso davanti all'evidenza la decisione di farsi da parte, di chiudere una brutta pagina di storia (vedi Dc e Psi). Azioni e decisioni che oggi vengono respinte, ignorate, non contemplate da nessuno dei rappresentanti politici coinvolti in "affaire disonesti" a parte un piccolo caso isolato e con il senno di poi rivalutato.
E' l'età matura della Seconda Repubblica, che sia un bene o un male lo scopriremo fra poco, nel mentre apriamo una nuova pagina...

Commenti