Ci sono momenti in cui la vita ti presenta a suo modo il conto. Anche dopo anni, quando sembra che tutto vada bene.
I conti personali li ho sempre pagati fino all'ultimo centesimo.
Anche l'ultimo, che mi é costato tutto quello che avevo. Non solo in termini economici.
Ho vissuto quella strana condizione che vive chi perde il lavoro e non riesce più a rientrare. Un anno intero contando su me stesso e la famiglia.
Un anno in cui ha fatto male ogni cosa. Ci sono cose che possono solo peggiorare, per colpa mia ovvio , ma anche se poi ti rimbocchi le maniche più che puoi scopri che non c'é nulla che riesci ad incastrare nel verso giusto.
Ogni giorno passato é stata una corsa a scappare dagli istituti di credito, dalle finanziarie e per finire dal recupero crediti. Si, l'ultima spiaggia. Quando ti senti rispondere che o paghi o portano via l'auto, l'unica, che hai il mondo crolla. Crolla tutto in un colpo. Ringrazi la famiglia ma poi questo ti porterà a scontrarti con tuo fratello. E scopri che una o due volte riesci a rimandare ma il conto si presenta sempre. E gli amici?
Poco alla volta si diradano. Le prime telefonate portano conforto le altre scopri l'amara verità. Nessuno di vero, di autentico. Le parole di conforto spariscono, come gli amici, i parenti e i soldi.
Nessuno mi ha mai chiesto davvero come andavano le cose. Solo la mia compagna mi é rimasta vicina.
Abbiamo superato gli alti e i bassi della condizione in cui eravamo finiti per colpa mia.
Ora che la risalita é ricominciata ho scoperto un mondo nuovo, con nuovi amici un pó più veri e vicini. E meno telefonate "sgradite".
Son ripartito da una cella frigo a -35° e ora riesco a guardare il mio mondo con un pó più di serenità.
Ho fatto un errore e l'ho pagato fino in fondo.
Imparando.
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