É arrivato anche il mio momento.
Mare, piscina, tempo nuvoloso, poca gente.
Partenza per le spiaggie intelligente in mezzo a gruppi di guidatori deficienti. Di sera che quasi fa notte, come i veri turisti.
Verso il littorale dove c'é sabbia per chilometri, le piscine in ogni angolo e fastidiosissimi risció a batteria o meno sulle ciclabili così come in mezzo alla carreggiata. E sei hai la golf car bé, allora é garetta.
Fine giugno in appartamento. Residence, viaggio, chiamiamolo come si vuole.
Fine giugno? Freddo e anziani. L'esotico é il turismo dell'est. Come ogni anno. Domenica d'estate e prima del caffé arriva l'odore del soffritto. Che sei al mare ma se i vicini ne hanno un'ottantina a testa, fra una stampella e un rammendo si ricordano che domenica é sempre domenica e preparano il pranzo della festa. E dire che io sto faticando con la brioche e il cappuccio.
Mare, sale giochi con giochi che neanche mi ricordavo più, l'immancabile cinese che vende e rivende lo stesso articolo, per centinaia di metri di pseudo vetrine. E gli odori che si mischiano: kebab, cocco dopo sole e finta pelle delle borse.
Ferie.
Qualcosa di simile ad un girone infernale. Devo comunque pulirelavarefardamangiare, scritto attaccato perché le azioni le fai come un automa. E come prima della partenza intelligente. Ho dimenticato forse a casa il badge...per il resto tutto é uguae.
Il prezzo ecco. Tutto di più, a prescindere che sia brioche o cozze&vongole o una borsa di boutique. E se magari dai colpa all'euro ti accorgi che poi sei in altra regione, altra provincia, altro tutto e via con tasse, tasse di soggiorno.
Ma non dovevo rilassarmi in ferie? Chi lo spiega al vicino che fa casino che pure lui é in ferie, al bambino che mi sta schizzando e io voglio dormire e all'anziana che nonostante tutto continua a soffriggere quella maledetta cipolla?
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