Calci d'estate

Estate.
Calciomercato.
Calcio d'agosto.
Amichevoli.
Per nulla.
Il calcio tricolore anche quando in palio c'é un panino col crudo dimostra quanto in realtà dell'aspetto sportivo interessi niente di niente. Non é purtroppo nulla di nuovo. Anche in estate il mondo ultrà continua a dare il peggio di sé. Non credo che felsinei e spezzini si siano recati in montagna per godersi un' amichevole e, complice il caldo africano, per una parola di troppo siano venuti alle mani. Credo, ne sono convinto, che abbiano indirizzato le loro auto consapevoli di quello che poi avrebbero fatto. Credo alla premeditazione più che all'incidente, ingiustificabile per altro, nato lì per lì. Appena oltre il confine, Austria, altre risse e botte fra tifoserie rivali.
Credevo fosse la bomba carta di Torino il punto più basso del tifo violento. Il punto é che Daspo o non Daspo c'é sempre un campo in periferia dove guardar giocare la tua squadra del cuore. E i social sono una componente attiva del mondo ultrà. É lì che, politicizzati o meno che siano, i gruppi trovano terreno fertile. C'é modo per fomentare l'odio, in tutti i suoi aspetti, e per concordare appuntamenti dove menar le mani senza considerare la presenza di famiglie, bambini, semplici tifosi.
Mi chiedo una cosa che non ho ancora sentito dire da nessun presidente. Ho una tifoseria delinquente? Perché non posso farne a meno. Un tifoso, parola che sta assumendo connotati farseschi, col Daspo deve recarsi in caserma e firmare anche durante i ritiri, durante la partita del giovedì col Pizzighettone, con tutto il rispetto per il Pizzighettone e i suoi tifosi. Anche quando la squadra viene semplicemente presentata. Non crea imbarazzo aver sul palco personaggi quantomeno discussi e discutibili?
E mentre leggo che in giro per il mondo ci sono 90-100 mila persone a godersi, si godersi, Real o Barcellona devo pensare che metteranno tornelli in tutta la Val Badia e la tessera del tifoso?

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