Penso sia l'ultima cosa che ti tiene legato alla tua adolescenza:il comics, o fumetto o, come quelli un pó più per adulti, graphic novel.
Ci entri dentro e voli con la storia. Fitta come un libro ma con immagini che ti scorrono davanti.
Io ho sempre letto tanti fumetti, un pó per passione un pó per passare meglio il mio tempo.
Ho iniziato col Topolino, passaggio obbligatorio per tutti i bambini per passare poi a Zagor e Tex, altri punti cardine specie se per casa hai un fratello più grande di te.
Innamorarsi del mondo Bonelli é stato facile, come ritrovarsi poi a correre ogni settimana in edicola per farne scorta. Con il fumetto ho imparato a leggere, a passare il tempo e poi a rilassarmi una volta entrato nel mondo del lavoro. E quanti cartoni spostati da un trasloco all'altro. Poi con,l'età ho cercato quelli più indicati per me scoprendo le graphic novel. Poco meno di un libro ma ricche di informazioni e dettagli ricercatissimi.
La folgorazione é venuta con Arr Spiegelmann e Maus. Un capolavoro, non serve aggiungere altro. Con grandissimo dispiacere ho rinunciato a tutti i fumetti collezionati negli anno. La via però era segnata e bastava solo aspettare il momento propizio per ricominciare.
Scoprire come fosse semplicemente facile appassionarsi ad una graphic novel mi ha fatto conoscere autori e mondi nuovi. Joe Sacco e Will Eisner solo per citare due autori un passo sopra gli altri. E poi il Belgio con le sue storie e i suoi autori. Ora mi ci ritrovo perfettamente. É il regalo quando arriva lo stipendio e un'ottima compagnia col primo caffé del mattino.
E assieme ho riscoperto il piacere di entrare in libreria.
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