Che i tempi nel mondo del commercio fossero cambiati era evidente, ma i nuovi standard a volte rasentano l'ossessione. Specie se lavori in una catena sparsa nel territorio. L'unico modo per tenere sempre legati i contatti con la casa madre é la mole impressionante di reportistica cartacea e non che il dipendente, il commessi, deve scrupolosamente compilare. A tutto ció, in alcuni momenti di fronte al desk non sai come muoverti terrorizzato dal foglio excel aperto sullo schermo, ci sono elementi oscuri che sono vere mine vaganti ossia i mistery shopper.
Chi sono?
Sono perlopiù studenti o pensionati che decidono per pochi, comunque preziosi, euro di valutare in incognito il lavoro del commesso di turno.
Se non sei alle prime armi peró te ne accorgi chi é il mistery di turno.
Come si fa?
Ad eccezione dell'anziano che chiede la scheda tecnica accurata anche di una borsa di plastica da 20 centesimi, chi puó chiedere se lo stock lo abbiamo anche di una forcina da 1 euro, chiedendo in che forma e che colori, avendo per altro i capelli rasati?
E che come elemento base della valutazione, commesso, offri sempre il cestino per carità anche se ha solo quella benedetta forcina.
E tu finisci col lavorare diffidando di tutti, aspettando LA scheda che ti valuterà.
Ma sarà attendibile la scheda di una persona che non sa dare un'età alla persona di fronte e che nell'allegare la foto del negozio allega quella di un negozio a caso presa da internet?
Mistery...
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