Ferragosto, amore mio non ti conosco...una volta, secondo vetusti modi di dire italiani.
Arriva il giorno clou dell'estate e spiaggia o montagna che sia si festeggia. Si fa festa con feste varie e variopinte:dalla maglietta bagnata alla festa di Natale in riva al mare condite da alcolico, superalcolici e iperalcolici. L'importante é andare, ovunque sia possibile e, dall'altra parte, attirare quanta più gente possibile.
Si creano agglomerati umani in ordine sparso, come enormi bivacchi multicolor che colorano spiagge, prati e qualsiasi altro spazio libero calpestabile.
É Ferragosto, qualche tempo fa giorno obbligato per i gavettoni, cannoni ad acqua e relax più totale, ora giorno obbligato per obbligarti a "fare", non importa cosa.
E mentre cerchi un parcheggio libero, probabilmente parcheggiando direttamente nel bagnasciuga l'auto in piedi...osservi e annusi.
Eh si, annusi.
Gli odori delle cucine italiane arrivate fin lì, dove "fin lì" non é importante, tutte insieme.
Siamo italiani brava gente e se ci organizziamo per un giorno di festa dobbiamo essere sicuri di avere un menù à la carte, casomai ci colga un languorino.
Il colpo d'occhio assomiglia ad un patchwork colorato in modo disordonato.
Ombrelloni piantati al limite della marea in ordine sparso, come fosse formaggio grana; tappeti mediorentali srotolati lungo pendii "così il tavolino pieghevole che ho comperato solo per Ferragosto mi sta più stabile" e cibo di tutte le varianti dalla Danimarca al Medio Oriente, perché turisti ed immigrati ci sono e pure per loro vale il giorno di festa.
E quando non incroci un albero genealogico intero che organizza il pic nic, e chi ce la fa poi a far camminare nonna seduta sulla sedia dalle sette di mattina, incappi nell'immamcabile "organizzaziome Filini", quasi sempre con una parrocchia al seguito che parla di continuo quasiin gramelor, senza essere capito o ascoltato, che decanta le meraviglie del luogo quando tu vorresti solo far capire che se hai scelto una caletta isolata proprio a Ferragosto un motivo c'é ed é fondato.
Anche questo é Ferragosto e se ci viene la frenesia, una iperattività quasi infantile forse é solo per esorcizzare il fatto che il 15 agosto segna la fine di tutte le festività infrasettimanali che parlano di mare e di ferie.
Prima del Natale ci sono i Santi, ma fa sempre freddo e c'é nebbia e con un tempo così come faccio a portare nonna al pic nic?
Commenti
Posta un commento