Guerinetto tutta la vita

Quando sei adolescente, con la passione per il calcio superare la chiusura delle tue riviste preferite non é così facile come sembra.
Entri all'edicola e corri all'esposizione delle riviste sportive. E trovi il sostituto che in breve, due settimane circa, diverrà il solo e unico punto di riferimento calcistico sportivo.
Guerin sportivo.
La prima copia l'ho scelta per la copertina; 1986, Maradona in maglia Napoli all'Olimpico di Roma.
Un flash vero e proprio.
L'ho acquistato di getto, come impulso. L'ho letto la sera, rigorosamente dopo i doveri scolastici e una volta steso a letto.
Mai lettura di una rivista mi ha conquistaro di più.
Dentro c'era esattamente quello che volevo. Il calcio, tutto, anche quello estero. Adesso sembra facile, con internet ovunque in mobilità o a casa, ma negli anni '80, più o meno a metà, anche la tv satellitare era privilegio per pochi.
Aspettavo un programma Rai o Mediaset, una volta a settimana, sintesi e in terza serata.
Lì, sulle pagine a colori del Guerin Sportivo avevo letteralmente fra le mani risultati, foto e servizi perfino del calcio maltese. All'epoca i muri erano in piedi e la Russia teneva ben strette le sue Repubbliche.
É stato amore a prima vista. Da allora ho comperato il Guerin Sportivo ogni settimana, raccogliendo gli inserti, le uscite, godendomi sempre l'ultima uscita.
Anche quando il calcio italiano ha smesso di dominare e domare l'Europa, anche dopo scandali, mondiali, figurine e figuracce e crisi dell'editoria.
Anche ora che si chiama Gs ed é mensile. Un cambio radicale riuscendo sempre a mantenere inalterato il suo fascino.
E seguo anche il blog perché internet ora mi da anche questo vantaggio.
Citazione obbligata per chiudere: un guerinetto é per sempre.

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