Ma sindacato di che?

É una domanda diretta ai sindacati, sindacalisti, rappresentanti degli operai vari ed eventuali:vi rendete conto che si cerca di uscire con ogni mezzo dalla crisi mentre voi timbrate il cartellino e vi sedete davanti ad un pc "a fare il vostro lavoro". E il vostro lavoro qual'é?
Di chi fate gli interessi? Del padrone o dell'operaio?
A cosa mi riferisco? A Ferragosto le agenzie di stampa hanno lanciato la notizia che l'Electrolux avrebbe tenuto aperte le linee di produzione. Bene, nulla di strano dato che ormai spesso si lavora nei festivi un pó in tutti i settori (casi a parte da rivedere terziario e p.a.), salvo leggere nella stessa notizia che il sindacato invitava gli operai a non aderire alla proposta e di andare piuttosto al mare o in montagna.
Ma come? Forse ho letto male, ho sbagliato righe.
Nulla di sbagliato. Ce n'é abbastanza per  alzare la voce. Per i quarantenni il sindacato non ha lo stesso valore, la stessa importanza, lo stesso ruolo che aveva per chi oggi ha il doppio della mia età. Io devo accontentarmi di un Landini in felpa Fiom. Mi chiedo, ma come tu sindacato mi devi dare man forte, specie se sai che qualche mese fa la lettera di licenziamento poteva arrivare anche a me ed invece mi dici chiaro e tondo di ignorare la paga della giornata e di andare verso le spiagge. Ma ti sei scordato, caro Sindacato, che solo qualche mese fa non sapevo se la mia famiglia avrebbe visto il giorno di Ferragosto. Caro Sindacato dire al padrone se ho o meno la tua tessera é un dato sensibile ma con tutta la sensibilità che ho ti dico che la mia tessera puoi evitare di mandarmela.

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