C'é da capirci poco o nulla.
Mi muovo con difficoltà fra i mille canali satellitari che peró non mi danno una mano.
Con Ferragosto alle porte, scuole finite da tempo, sul piccolo schermo trovare qualcosa che attiri la mia attenzione é impresa ardua. Anche per un onnivoro come me.
Il satellite lo scopri utile se vuoi scoprire il Corano, informarti delle news del Somaliland o lasciarti impietosire dal telepredicatore di turno, in puro stile Snack e Gnola.
Il resto, tutto, é noia.
Come se estate, nelle creative menti dei direttori di rete, significasse mandare in esilio la capacità di organizzare qualunque cosa.
Tutto il bello che vedi sul piccolo schermo quando é inverno viene sotterrato dall'immancabile musicarello anni '60, Matlock e la signora in giallo che sono invecchiati e congelati fra inviti a pranzo con il morto ed aule di tribunale ingiallite pure loro.
Qualcosa di nuovo?
Le pubblicità.
Ecco.
Il resto, alla Califano, é noia.
Vedere programmi o film di cui sai già le battute.
Visto che l'utente, che sia in digitale o satellitare, paga il canone o l'abbonamento perché non fare almeno lo sforzo di offrire qualcosa di mai visto?
Forse perché in questo periodo non c'é raccolta pubblicitaria sufficientemente invitante o scarseggia l'audience?
La certezza come ogni estate é di vedere per l'ennesima volta Jerry Calà in Professione Vacanze...
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