Caro Marino,Le scrivo in quanto italiano non romano, piuttosto infastidito da come Lei sta amministrando la città che é anche la Mia Capitale.Da quando si é visto scoppiare fra le mani l‘inchiesta “Mafia Capitale“, mi pare abbia brillato per una sorta di assenteismo piuttosto grave ed allarmante. Non che Lei fosse brillante prima, ricordo che prima di usare la bicicletta la Sua Panda rossa ha visto passare quasi inosservata fior di infrazioni. D‘accordo, obietterà, che questa amministrazione ereditava alcuni disagi di quella precedente (che a sua volta ha accusato quella prima, creando ovviamente uno scarica barile in pieno stile italiano), ma Lei brilla per una certa leggerezza nelle scelte, quasi fosse convinto che la pubblica amministrazione sia meglio gestirla in maniera naif.Le ricordo anche che per un concerto é stato affittato a prezzo di favore il Circo Massimo alla faccia del popolo bue che i monumenti e i siti archeologici li paga anche con i propri soldi.Non credo che Lei afferri esattamente l‘idea che Roma trasmette alle altre realtà. Come si governa una città che affoga le proprie vie nei rifiuti? Possibile che sia passato tutto? E ancora, perché non si trova di meglio che accusarsi a vicenda quando un malavitoso, lo dicono gli atti giudiziari, viene celebrato nel giorno del funerale con crocchio ed orchestra: accertare di chi sono le colpe senza scarica barile sarebbe il meno caro Sindaco.E Lei? Ah, dimenticavo, Lei era in vacanza e postava foto di immersioni. E la Sua giunta? Forse presente ma mentalmente in vacanza con Lei.Buon ultimo una carta di credito per le proprie spese da rimborsare esageratamente usata.Caro Marino non crede che il libro delle favola si debba chiudere e fare forse il primo gesto serio e credibile della Sua gestione e tornare a fare il medico, professione che per altro svolgeva bene?
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