Paese strano, quello nostro.Vittima di fobie e luoghi comuni e paure diffuse.Leggiamo i giornali in tv e ne commentiamo i titoli col caffé in mano seduti sul divano. Siamo tutti osservatori immobili di quel che ci accade attorno e siamo incapaci di dire basta quando serve.Viviamo passavi i nostri giorni discutendo del pallone, bestemmiando coi politici e non ci accorgiamo che ci siamo in parte venduti anche i gioielli di famiglia.Specie d‘estate che il caldo regala torpore e le ferie indifferenza.Il rientro é un conato di vomito a colpi di zapping.Scivoliamo arrabbiati fra l‘indolenza di sindaci ai caraibi che professano serietà professionale mentre in città il cartellino del prezzo ce l‘ha anche il piccione sulla piazza, funerali stile cinema per il benemerito malavitoso e all‘alba alla chetichella il funerale di chi non é arrivato ai diciotto e non si sa perché. Siamo il paese del rispetto zero, del daspo negli stadi e non negli scranni. Parlamento agitato al rientro. Ma non hanno mai smesso di farmi pensare che lassù qualcuno l‘ho fatto andare pure io e pure io mi sento preso un pó in giro. Siamo il paese che gode nel vedere il parlamentare sventolare un pesce, un cappio, banconote false che quelle vere ovvio sono in tasca al sicuro e non si accorge di quanto sia marcio quel che c‘é sottotraccia.Amiamo star cosí che magari la colpa si può dare al cinghiale, che vive ovunque, si è ripopolato senza aiuto dell‘uomo e sa caricare il fucile. Si puó dare all‘immigrato quando diventa bestia feroce e quando non centra nulla che tanto é la soluzione più breve. Siamo un paese di tante regioni ognuna uguale all‘altra, col listino prezzi e i rimborsi dello stato a carico del cittadino. Siamo il paese che se sei delinquente vai sicuro in tv da Vespa che nessuno tocca mai e un plastico é già pronto in uno scaffale.Siamo in mano alle banche, strozzini con giacca, cravatta e rid. Paese del sollecito per insolvenza e Sollecito per il rimborso. Tutto ha il suo tasso di interesse anche le mazzette e i distinti signori che si scambiano favori nei meandri dei Palazzi di potere. Poco importa la fedina, conta solo la grandezza della busta.Siamo il paese dell‘aiutiamo tutti senza condizioni al massimo la condizionale, dei comici che creano movimenti politici e continuano lo stesso a fare i comici. Il paese dei movimenti al potere con la camicia color verde e la barba incolta. Si fanno le campagne elettorali via twitter e chissenefrega del contatto umano.Siamo paese da conquistare, che si tratti di qualche tycoon esotico o qualche migliaio di tifoso che calpestano la storia anche mia e il giorno dopo se ne tornano a casa col souvenir d‘italy. Lasciamo il paese agli altri e i connazionali ai propri problemi nei quattro angoli del mondo.Siamo un paese incapace di essere un paese.
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