Ponte si o ponte no

Ponte si, ponte no.

Ma poi la domanda da porre é: ponte perché? É il tormento di ogni governo insediatosi negli ultimi trentanni. E quelli prima perché non lo han mai messo fra le priorità dell‘Agenda? Non mi ricordo un Fanfani o un Andreotti, solo due a caso fra i governi della Prima Repubblica, armato di planimetrie o plastico e promettere in tv che finalmente Messina e Villa San Giovanni sarebbero stati uniti. Fino ad oggi é stato chiaro che se il governo era di destra la prima pietra sarebbe stata posata subito, se era di sinistra i progetti finivano sotto un‘altra pila di documenti. Fino ad oggi. Oggi che ci guida un governo di sinistra che in pratica nessuno ha voluto, é tornato di moda “il Ponte“. Solo come trasporto ferroviario che per le auto e i camion pare troppo. Chi é che sta scherzando? Ridecidi di buttare soldi pubblici dalla finestra e lo fai per un lavoro a metà? Forse i governi della Prima Repubblica non erano limpidissimi ma l'impressione oggi é che i soldi per le cosidette Grandi Opere fossere gestiti in maniera più oculata. Questa sembra una boutade da campagna elettorale caro Renzi.

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