Bastano cinque giorni, o uno solo paradossalmente, per punire un gesto sessista, ignobile, volgare, inutile, gretto, arrogante ed incivile?
Mi fermo qui ma il dizionario offre mille altre parole per spiegare il concetto.
Soprattutto bastano cinque giorni a ripulire l'immagine della persona offesa, sanare la propria dignità?
E per ridare al Senato, si, il nostro Senato della Repubblica, l'immagine pulita, chiara, persino seria ed austere che dovrebbe sempre avere.
Il fatto in questione riguarda la becera risposta sessista condita da un inequivocabile gesto da curvaioli, dei senatori Barani e D'Anna all'intervento della senatrice grillina Lezzi.
Non sto a disquisire sul colore degli schieramenti di appartenenza, sul fatto che il gestaccio era in risposta ad una precedente offesa. Mi soffermo sul fatto che io elettore mi sono vergognato perché in quel momento, come in tanti altri momenti in cui un senatore qualunque si siede su quegli scranni, il suddetto senatore rappresenta noi che dopo averlo "mandato lì", guardiamo atterriti e inermi osceni siparietti mentre si discute del nostro futuro.
Ecco, cinque giorni non mi sembra che possano bastare. Dovrebbe decadere seduta stante. Non ce l'ho peró solo con D'Anna e Barbani, fino a qualche giorno fa due senatori fra tanti al di fuori del collegio elettivo, ma anche con tutti quelli che si insultano, si azzuffano agitando il cappio, fanno volare fogli e stampati. O giocano annoiati con lo smartphone.
Tutti a casa alla prima azione indecorosa, indegna del ruolo rivestito.
Credo che "scontata la pena" i senatori sospesi rientrino da quasi eroi all'emiciclo, e questo da l'idea di come sia governata l'Italia. Quasi che noi elettori abbiamo creduto alle favole, ai bluff figli delle campagne elettorali.
Perché nessuno mai, anziché contrattaccare l'avversario in strenue battaglie a mezzo stampa, come ai tempi delle crociate, si dimette e saluta?
Troppo pesante lasciare lo scranno, per interesse o vitalizio?
Troppo gustoso fare quel che si vuole a spese dell'elettore bue?
Abbiamo fatto sempre come gli struzzi per anni ed ora, poveri noi, abbiamo la classe politica che ci meritiamo.
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