Trovo inquietante la contemporaneità di certi avvenimenti.
Quando il duo Salvini-Di Maio sta "sudando" per firmare il Contratto di Governo (se si guardano bene le immagini secondo me appare seminascosto il procuratore Raiola...), comunque incapaci di proporre o solamente "buttare là", un nome qualunque quale futuro premier.
Niente.
Tanto affanno, tante elucubrazioni, al tavolo persino un Rocco Casilino qualunque uscito dal cono d'ombra del primissimo Grande Fratell, a spendersi attraverso la piattaforma Rousseau per la causa del M5S. Nulla.
Almeno nella leggenda popolare, nei modi di dire, "la mantagna partorisce un topolino"; a Montecitorio nulla.
Noi popolino che votiamo tessera pluvidimata in mano, abbiamo ottenuto solo di sapere che il diabolico Duo è d'accordo. Su cosa? Credo sul fatto che lo scudetto lo ha vinto la Juventus.
Mattarella si è distratto ed ha passato il cerino in mano ai due vincitori delle elezioni. E il fatto che siano questi "statisti" a decidere per noi popolino sconvolge un po'. Specie se c'è questa bagarre social-mediatica in contemporanea con il Quarantesimo anniversario dell'omicidio di Aldo Moro. Quasi a certificare che il sacrificio dello Statista, maiuscolo, sia stato inutile. Un'eredità sprecata, caduta in mano a nani, ballerine, imprenditori in prestito e opportunisti vari, perché questo dalle urne siamo stati capaci di estrarre.
L'altra contemporaneità apre un quesito piccoli, ma subdolo e neanche tanto insensato.
Mentre gli organi di stampa passavano trepidanti le news sul Contratto di Governo, gli stessi hanno dato una notizia veloce e importante lo stesso: la nuova eleggibilità di Berlusconi.
Ecco.
Lasciamo da parte il perché e il per come lo si è condannato e fissiamoci sul momento attuale.
Del Duo, delle sue trame appare evidente la mano e la manovra del buon Silvio da Arcore. E appare abbastanza anomalo, si una grossa anomalia, il fatto che siano trascorsi due mesi senza un nome spendibile per guidare il Governo ed ora che Lega e M5S trovano l'intesa a partecipare ai giochi ci possa essere ancora lui...eh già, "meno male che Silvio c'è...".
E come diceva lui, il Divo, a pensar male ci si indovina.
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