Oggi si conclude la 91°Adunata degli Alpini a Trento, città tranquilla e ospitale. Come da "DNA"delle penne nere, tutto procede senza polemiche, senza "regolamenti di conti" interni o esterni, che visto ruolo ed importanza dell'evento potrebbero sorgere piuttosto facilmente con altri protagonisti.
I tiggì nazionali di fronte all'importanza storica del Corpo non hanno potuto ignorare l'adunata in sé, né la parata conclusiva, però qualcosa quest'anno hanno omesso, riducendo a semplice informazione di servizio quello che il giorno della vigilia è successo, sulla strada per Trento. Non ci sono fortunatamente state vittime o feriti, e in fondo ha una sua vitale e positiva importanza, ma resta il fastidio e il disagio per un gesto vigliacco e gratuito. E assolutamente privo, oggi a settanta e più anno dal secondo conflitto mondiale, di ogni senso.
Gli Alpini negli anni sono diventati il Corpo che per primo assieme alla Protezione Civile, parte per raggiungere ovunque sia sul territorio nazionale chi ha bisogno, vittima di qualche calamità naturale. E sono diventati nell'iconografia popolare anche il Corpo che festeggia tutto con fiumi di birra e vino. Fosse anche vero che sia solo questo, e ogni opinione si sa è strettamente personale e anche non condivisibile, non sarebbe un male per nessuno, perché durante queste adunate si vedono sempre più tende, famiglie, bambini con la Penna, come se fosse una sola grande famiglia.
Ora, il mio dissenso verso la stampa nasce dal fatto che fantomatici gruppi antifascisti o similari ( e si sa quanto in Italia ci piaccia essere anti qualcosa, anche senza sapere bene il perché, così per partito preso ) che sono arrivati a sabotare le linee ferroviarie che portavano le comitive delle penne nere in Trentino. Detto che di attentati sulle linee ferroviarie il Trentino ha pagato e imparato nel corso della sua personale storia, anche leggendo le rivendicazioni, questa è sembrata una protesta fatta da figli di papà, col cashmire addosso che si presentano come antimilitaristi, rinfacciando agli alpini una storia, senza oggettivamente conoscerla, che ne ha richiesto un sacrificio inumano. Trovo assurdo che questa emanazione di pseudo opposizione non venga fermata subito, quasi che l'essere "figlio di..." certifichi una sorta di immunità.
Come detto, è andato tutto bene, le comitive hanno orgogliosamente occupato Trento indenni ma tutto è passato sottotraccia, quasi che gesti del genere abbiamo l'obbligo di sopportarli senza proferire parola.
Io per mia scelta personale sono un obiettore di coscienza ma rispetto le scelte diverse dalle mie e oggi, soprattutto, dico Onore agli Alpini.
Commenti
Posta un commento