Senza guide

Siamo un popolo strano, costantemente diviso in due, costantemente fra favorevoli e contrari. Su tutto, su ogni cosa, quasi fosse necessario per vivere il quotidiano, per avere sempre una fonte di discussione al bar, dal salumiere, al lavoro o dalla parrucchiera. E siamo bravi, bravissimi a fare le cose a metà. Abbiamo una carenza nel prendere decisioni importanti, urgenti, in alcuni casi vitali.
Ad oggi, 12 Maggio 2018, siamo un popolo, popolino un po'bue, privo di guida, sia politica che sportiva.
Spiego.
Dopo due mesi, il fatale 4/3/2018 (data che rischia di rovinare pure il bel ricordo di Lucio Dalla), ancora non siamo in grado di avere una guida politica che formi uno straccio di Governo. Dopo avere decantato il sistema elettorale, il Rosatellum (fatale in questo l'esponente Pd Rosati, per il caos suscitato e per il Pd stesso), le forze politiche, le coalizioni non sanno chi ha vinto, come ha vinto e forse neanche il perché e il Presidente Mattarella mi sembra un po'in confusione. Di Maio coi 5 Stelle parrebbe aver vinto, Salvini sostiene di essere il vincitore per la formazione di centrodestra con la sua Lega, successo a dire il vero avvalorato dal risultato positivo ottenuto nelle successive elezioni amministrative, Di Maio affrancatosi dai vaffa di Grillo dovrebbe essere la nuova guida del Governo. Una discussione a due sulla cui intesa pesa l'ombra del Cavaliere, terzo quanto mai incomodo e a sorpresa nuovamente eleggibile. In tutto questo bailamme di notizie, fake o non fake come moda obbliga a dire, noi popolino bue abbiamo dato un risalto a mio parere assurdo a Isole dei pseudonervosi e Grandi Fratelli affetti da evidente bullismo e smania di notorietà spiccia. L'informazione è spaziata dall'imbarazzante Presidente Usa Trump sempre a portata di scoop fra una fake news, un amplesso pagato caro con la pornostar di turno, ai dazi sull'import vera spada di Damocle per le future strategie di mercato, al Folle dittatore nordcoreano Kim-Jong un, evidentemente rinsavito dopo anni di tragicomica notorietà legata al fantomatico progetto nucleare. Tralasciando gli ultimi scoop legati alle scarpe con la soletta rialzante per non sfigurare con il sudcoreano Moon, probabilmente. Da popolino quale sono voglio credere che sia un consiglio dato dal nostro prode senatore Razzi, ispirato agli stratagemmi del celestiale Cavaliere. E poi? E poi mentre Mattarella non veniva a capo di nulla abbiamo scelto di parlare, sfruttando pesantemente i social, su TV e carta stampata dell'Isola dei famosi, o come accaduto, dei fumosi. Della presunta "droca", della marijuana e di un programma che non ha senso di esistere, studiato com'è a tavolino. Abbiamo spaziato dall'Isola alla Casa, sbirciando distrattamente gli avvenimenti sul Colle, peggio di certi voyeuristi in astinenza. E della Casa andrebbe azzerato tutto, pure il ricordo della primissima edizione, forse l'unica cui legare il titolo di "studio sociologico", come da sempre viene sdoganato il programma. E fra vip che naufragano, ballano, bulli senza vergogna che sbraitano in TV, il mondo è andato avanti e noi popolino bue più per i due mesi senza Governo piangiamo per i sei mesi senza ct per una nazionale di calcio quanto mai sbiadita. Probabilmente le due cariche sono legate e noi non lo sappiamo. Ma sappiamo, e lodiamo, del nuovo incarico di Putin, e del fido Medvedev, che riporta malauguratamente la Russia ai tempi pre Perestrojka, questa volta con l'avvallo della Ue. Mentre nessuno dei presunti leader politici "tirava per la giacca" il Presidente noi popolino sempre più bue commentavamo le mise delle First Lady altrui, incuranti dell'età, delle possibilità economiche e di quanto poco ce ne potesse interessare. Probabilmente tutta questa indecisione giova ai direttori dei tiggì, impreparati a preparare telegiornali liberi dall'odiosa regola del panino, di questo o di quel colore. Ci siamo cullati sui programmi di cucina, di sport, di gossip senza accorgerci, o fingendo di non vedere, che persino Sciagura Renzi, una caricatura di politico che non so che tipo di appeal abbia suscitato in tutti questi anni nei toscani, ha provato a rientrare in gioco, appoggiando il M5S. La commedia dell'assurdo insomma. E va in scena tutt'ora, che pare al Governo ci vada Mancini dopo aver rescisso il contratto con lo Zenit...ah, no, mi sono confuso. E se chi vuol fare il Governo puntasse su questo per buttare dalla finestra altri euro e portarci a votare di nuovo?

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