Possono cambiare i Governi, possono cambiare le idee, le ideologie, il colore dei Governi stessi, ma il modo di pensarla di chi si accomoda anche solamente per mezza legislatura stiracchiata sugli scranni di Montecitorio rimane immune ed immutato negli anni.
Unico e indissolubile trait d'union fra tutte le legislature, unico mantra davvero super partes.
L'attaccamento al vitalizio.
Qualcosa di desiderato, di sognato e tenuto ben stretto da chi ha bazzicato la Buvette e dintorni.
Perché un preambolo di questi toni? Perché, affatto inaspettata, è arrivata la proposta del M5S di tagliare buona parte dei vitalizi a chi, secondo il Movimento non ne ha più diritto. Ovvero tutti quei simpatici parlamentari che hanno "ballato" una sola legislatura.
Così come è stata buttata lì nei lanci di agenzia, la proposta nell'opinione personale di maggior parte degli italiani ha trovato un larghissimo consenso.
Ovvia conseguenza e forse vero scopo dei Grillini.
Il Presidente del Consiglio Fico ha esternato che finalmente il Movimento terrà fede alle sue promesse elettorali tagliando vitalizi dal 40% al 60%, recuperando l'iperbolica cifra di 40 milioni di euro, un'enormità.
In pratica il vitalizio passerà da cifre a più zeri ad un sussidio di circa mille euro, comunque non pari al futuro reddito di cittadinanza come sdegnati hanno protestato da più parti i vari rappresentanti politici.
Si è parlato di manovra forzata, che c'è chi il vitalizio lo prende in età avanzata, chi lo prende in quanto "vedova di".
Chi toccato duro nel portafogli ha minacciato una vera class action, come casistica vuole in questi casi, e mi si passi il gioco di parole.
Forse tutte le parti in causa hanno ragione, forse il M5S ha usato un metro di giudizio non propriamente imparziale.
Vero è che alcuni parlamentari una volta eletti non hanno smesso di svolgere la loro professione, di guidare in alcuni casi le loro imprese. Alle entrate "da lavoro" hanno continuato a sommare quelle del vitalizio. Non esattamente lo specchio di onestà parlamentare.
Sorvolo su chi ha avuto finora diritto al vitalizio perché non è giusto perdersi in commenti stucchevoli e mi soffermo sulla proposta di class action minacciata dall'Associazione degli ex parlamentari.
Se davvero partisse credo che contro la stessa associazione noi, popolino un po' bue preso sempre a pesci in faccia, potremmo fare lo stesso per tutti gli anni di sprechi e malgoverno cui abbiamo assistito.
Detto che per ora è una proposta che sembra figlia delle impuntature di Di Maio, Casaleggio e Casalino, c'è una cosa che forse fra le righe si può solo intuire.
Possibile che dal riconteggio dei vitalizi non parte alla chetichella anche il riconteggio delle pensioni del popolino bue, quota 100 o meno che sia?
Possibile che l'uscita così agguerrita del Presidente Fico non nasconda più amare sorprese?
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