Ci sono ferite nel mondo che senti sempre un po' più tue di altre.
Quel tipo di ferita che ascolti, leggi, vivi sotto forma di news-breaking news, approfondimenti e dibattimento multicolore, multipartito.
Le vivi dentro per un tumultuoso insieme di emozioni, ricordi, vite vissute.
Le vivi perché non puoi farne a meno.
Ci sono immagini che restano, con un preciso prima e un preciso dopo.
Passo sopra tutte le polemiche, le divisioni partitiche e non e mi stringo forte a Genova che per me è crocevia di vita, di amicizie, stette e forti come i suoi carrugi. Mi stringo forte ad una città nuovamente ferita ma che mi ha insegnato a rialzarsi sempre e comunque, che abbraccia forte anche "i gabbibbi" come me, che ci mettono un po' a capirla ma poi non se la tolgono più dalla pelle.
Genova per me è una mano sconosciuta che mi aiuta, un porto sicuro cui ritrovarmi.
La città, lo so da me, lo sa l'Italia, si ritroverà una volta di più, più forte di prima. Alla faccia dei colori e dei partiti.
Genova per me...adesso è un abbraccio forte.
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