L'estate sta finendo...

"...l'estate sta finendo...", esattamente.
Sta terminando anche questa estate 2018, che in fondo in fondo mi pareva iniziata solo ieri.
Che estate mettiamo in archivio?
Quella dei Mondiali, oscenamente privi dell'Italia ( evento per il quale abbiamo quasi sperato in qualche guerra fra gli Stati delle nazionali qualificate, per venire ripescati ), privi anche di bel gioco e con le presunte big subito o appena dopo, fuori dai giochi?
Quelli che hanno premiato Les Blues di Deschamps, giovani, ricchi e parecchio fortunati? O ancora, quelli dell'ombra ingombrante di Putin, sovrano e autentico vincitore di questa edizione, o dell'insulsa più che esuberante esultanza di Monsieur Macron?
Comunque sia, è l'estate dei Blues sul tetto del Mondo del pallone accompagnati da vicino dai giocolieri croati, veri vincitori della competizione, di Cr7 che in fuga dal fisco spagnolo, poco protetto dalle Merengues ( forse pretendere protezione dal tuo datore di lavoro se tu non paghi le tasse è un filino pretenzioso anche se sei Cr7 ), ha scelto i "soli" 31 milioni di euro della Juventus, per la gioia effimera, a detta del mondo della stampa, di tutto il movimento calcistico italiano, che io dal basso della mia umile esperienza vedo lontanissimo dai fasti degli anni '80.
E poi di cosa altro si è parlato sotto i roventi ombrelloni italici, perché pure questa ricordiamolo, è stata l'estate più calda del secolo. Non importa quale, ne soprattutto importa sapere se nel '500 internet esisteva, i satelliti ci fossero o meno, per un paragone almeno accettabile.
Ah, la statistica!
Si è, giustamente direi visti i casi sparsi qua e là a macchia di leopardo per lo stivale, parlato dell'emergenza immigrati con iconografie di Salvini sbucate ovunque, dai social si manifesti attaccati ai muri, pronto alla dura battaglia contro le navi Ong e i barconi alla deriva.
Tutti pro Salvini, pseudo leghisti sbucati fuori come funghi nel sottobosco dopo abbondante pioggia ( volevo dire muffa ma sarebbe parso offensivo... ), forti "finalmente" di un Ministro dell'Interno duro e quasi puro.
D'accordo ma a guardare bene l'ossessiva ricerca della chiusura dei porti italiani, della querelle "Diciotti" è stata gestita un filino male. Dal blocco della nave al sequestro di persona il passo è stato breve. E il risultato finale ribalta in un sol colpo tutto.
Ha deciso la Chiesa, si la Chiesa.
Che non paga di sfruttarci con benefici privi di senso e forse pure di legalità ( credo fermamente che i Patti Lateranensi con in calce le firme belle belle di Mussolini, Craxi e Berlusconi, olè, vadano rivisti a favore dell'Italia non di uno Stato che continua a succhiare vantaggi, anche dalle nostre tasse ), è intervenuta con la precisione chirurgica di un Benetti concedendo alle anime pie e perse della "Diciotti", asilo in quel di Rocca di Papa, casa sua su territorio mio vabbè.
In secondo piano, un solo lancio di agenzia e nulla più, il fatto che dal centro di preghiera comincino già le "evasioni" di gruppetti di profughi.
Pazienza se a voler vedere male, la Chiesa è intervenuta nello stesso momento in cui il Papa era in Irlanda a chiedere scusa per gli atti di pedofilia dei suoi porporati ( fenomeno purtroppo globale ), sotto attacco dai suoi stessi Cardinali.
La domanda in fondo è logica ed è la stessa da quando lo scandalo pedofilia è esploso come bubbone infetto: può il Papà non sapere?
Anche nei bar del nostro Belpaese la risposta è la stessa...
E Salvini? Salvini ha attaccato il Pd, il Pubblico Ministero che lo indaga appunto per sequestro di persona, e tutti i governi prima di questo per le operazioni "Mare Nostrum" e "Sofia", dicendosi puro e innocente sui guai finanziari della sua Lega che, è bene ricordare, non è più quella di Bossi.
Governo estivo simile a quello invernale, che è simile a quelli precedenti.
C'è qualcosa che non quadra però nelle dinamiche politiche dell'opposizione.
Possibile che in tutto il bailamme post elezioni la Sinistra ( quale????) risponda solo con Martina, abbiate pazienza non aggiungo altro, o con il disorientato Fiano?
È un chiaro caso di eutanasia politica.
È il segno che da quella parte lì è tutto finito, che l'onda lunga della Cosa voluta dal perfido Achille, Occhetto, si è spenta. Sopravvivono d'estate, d'estate appunto come una amichevole estiva, le fiammate finto polemiche di Fassino ed ogni tanto Bersani.
In questa estate che sta finendo cari signori, noi a Sinistra ci stiamo spegnendo.
Non che dall'altra parte del fiume si stia meglio.
L'estate sotto l'ombrellone ha portato un po' di maretta sotto il cielo Pentastellato, ancora una sorta di nebulosa per i più che non hanno ben capito chi comanda e chi no. Di certo il solleone ha visto Grillo defilarsi e rinchiudersi nel sicuro della piattaforma Rousseau e Casaleggio junior seguire a distanza le avventure a ci questo stelle.
Di Maio e Toninelli sono i volti nuovi del Movimento, volenti o nolenti, trascinati in prima pagina dagli altri eventi di questa estate.
La lunga, lunghissima, estenuante e un po' insulsa questione dei vaccini, obbligatori o meno.
Sono sorti movimenti spontanei di No Vax o Si Vax senza filo logico.
Da una parte il Governo che impone, sostiene, riflette e toglie, normative mai troppo chiare. Dall'altra giustamente genitori che altrettanto giustamente si ritengono liberi di gestire "l'affaire vaccini" col buonsenso tipico delle questioni familiari.
E sono fioriti spauracchi sotto forma di denunce penali e civili, multe esorbitanti e ventilato isolamento e discriminazione per il piccolo studente. Ecco, la scuola.
Da tutte le farneticazioni legate ai vaccini, anche da parte dei genitori troppo spesso stupidamente leoni da tastiera sui social, ne escono disorientati i dirigenti scolastici, incapaci a norma di legge a questo punto di gestire la cosa.
E questa è un'altra spia di come determinate scelte anche questo Governo multicolore sia totalmente incapace di prenderle.
Chissà se al tramonto dell'estate qualche solone pentastellato capirà il da farsi.
L'ultimo inciampo dei cinque stelle purtroppo è arrivato nella maniera peggiore, poco prima di un Ferragosto molto amaro.
Il Ponte Morandi, sul quale ci sarebbe fior di letteratura da scrivere su chi ha più colpe, col suo crollo ha portato via 43 vite, rivoluzionato le vite di altre 600 persone che vi abitavano praticamente dentro e bloccato il lavoro delle imprese appena sotto. Oltre a mettere in croce la viabilità di una regione intera.
Ecco, a mio avviso la reazione del ministro Toninelli è una spia di come in fin dei conti politici non ci si inventa.
Prepotentemente contro, Autostrade, Pd, Governi precedenti, Benetton, pronti a togliere concessioni governative in un batter d'occhio, salvo frenare almeno un po' sull'importo delle penali eventuali a carico dello staterello.
Puntare il dito e promettere soluzioni immediate è un buon palliativo ma poi? Poi il Governo non ha trovato di meglio che mirare al Pd, alla nave Diciotti. La soluzione più immediata?
Un "dono" dell'archistar-senatore Piano, per un ponte millenario. Mi fermerei qui, con questo ultimo, brutto, regalo di fine estate.
"L'estate sta finendo...".
Fine.

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