E adesso che siamo in campagna elettorale, che la TV bombarda di Zingaretti, Di Maio e Salvini vari, che ogni momento fino alla tornata elettorale rappresenta una escalation grama, triste, i soliti noti sono intenti a giocarsi la poltrona (che la poltrona è pur sempre la poltrona, che sia a Roma o Strasburgo), cosa ci rimane?
Ci rimangono candidati e candidatuccoli che sono a volte improponibili, a volte noti, veri e propri "animali da campagna elettorale", che danno vita ad un circo mediatico imbarazzante, non meno di certi inviati che lanciano lo scoop dopo aver preparato la scena e la messinscena (mi riferisco ora, oggi, alla piena dei fiumi in Emilia Romagna, ma è applicabile a tutte le zone in emergenza del paese).
Parentesi: hanno tutta la mia solidarietà.
Quando hai un moto di fastidio per la deriva triste della campagna elettorale che come sempre, come da anni, secoli avviene nel mondo politico, si gioca sull'incrocio politica-promesse-carte giuridiche. Ti ritrovi ad ascoltare e nel tuo intimo a giudicare, eletti truccati da soubrette a favore di camera, che si attaccano ad una cosa fatta (la legittima difesa del caro Salvini, ad esempio. E se non è la Lega è il M5S che esce sporadicamente dalla piattaforma Rousseau solo per giudicare e contestare, non per leggi, interventi per noi, gli elettori. E a sinistra non si sta meglio. Improponibili tutti, incapaci di fare un passo avanti verso il progresso.
A scardinare la routine elettorale, di un premier che esterna che decide lui, arriva un prelato dal sempre troppo controverso Vaticano.
Non è il Vaticano antico e grigio di Marcinkus, che per inciso e nel silenzio ha finito i suoi giorni isolato a giocare a golf in Florida, ma quelli attuale, a più colori guidato da Papà Francesco. E appoggiato se non voluto proprio dal dimissionario Benedetto XVI. Oltre alla mole di lavoro magari non pubblicizzato dalla stampa, in merito all'enorme scandalo pedofilia, Bergoglio ha dato vita ad un sistema assistenziale per i meno abbienti. Un sistema che vive di notte, fatto di sacchi a pelo, ombrelli, pasti e ambulatori. Un sistema autonomo dallo stato italiano, Vaticano appunto.
E Bergoglio di questo progetto ha messo a capo il Cardinale Konrad Krajewski, l'Elemosiniere del Papa. In parole molto povere, il Cardinale ha carta bianca, con le fidate, le più fidate, Guardie Svizzere di aiutare. Punto e basta. Chi? Chi ha bisogno, chi allerta uno dei punti di ascolto. Chi ha bisogno.
Ecco, nell'orrido e triste tourbillon dell'euro campagna elettorale, emerge un giorno qualsiasi di una fredda primavera il Cardinale Konrad.
Lo stesso Cardinale è posto, probabilmente da subito, a conoscenza di un palazzo in difficoltà, occupato anche da Action, movimento sociale. Un palazzo ex Inpdap, occupato da anni.
Che nella fredda primavera del 2019 si ritrova senza luce, come l'iter di legge consente alla proprietà.
E succede.
Arriva una proprietà che chiede 300.000€ di luce; arriva un'ottantina di persone che occupa in palazzo per necessità (questa è la pecca dello stato: gestire la persona che è in difficoltà, che anche nel precariato è lasciata in balia dello Stato e delle sue leggi), l'Acea che dopo il reclamo della proprietà chiude l'erogazione dell'energia elettrica. Bene, quasi a norma di legge se non che in questa palazzina ci sono realtà ampie, grigie, tristi. Esodati, disoccupati, malati, anziani, bambini (sono 98, al buio per sette giorni; ho forse detto tutto). Una micro unita di persone e personalità varie che vivono spalla a spalla coi politicanti italiani davvero sempre più imbarazzanti.
Vivono spalla a spalla con movimenti e centri sociali che vivono una deriva culturale fatta di ridicoli rigurgiti fascisti. Dove la Destra di Forza Nuova protesta, appoggiata velatamente da CasaPound, arriva a San Pietro, arriva a La Sapienza per impedire all'ex sindaco Lucano di intervenire, anche se la scelta può essere discussa e discutibile (violi le leggi e vuoi continuare a farlo.. esempio bipartisan, difficilmente interpretabile).
Ecco, succede questo.
Reazioni a provocazioni, rigurgiti che non guardano alla Storia, sia che la stessa si guardi da Destra che da Sinistra.
Ora, in Via Santa Croce, succede che la responsabile del poliambulatorio voluto da Bergoglio per chi è indigente, svolge la sua opera medico-assistenziale e in quanto medico, medici non politico, informa il suo superiore, il Cardinale Konrad.
Ecco cosa succede.
Che per una volta, clamorosa, la Chiesa sovrasta lo Stato e le sue leggi, agendo al di fuori delle regole.
Il Cardinale scende nel tombino e stacca i sigilli ai contatori.
Se finisse qui il mio pensiero sarebbe un po'contorto ma bello, positivo.
Tutto ciò è ambientato a Roma ma potrebbe essere "girato" in qualsiasi realtà Metropolitana nazionale.
Invece mi viene da chiedere, perché in questo palazzo si e in altri no? Intendo l'intervento del Cardinale come i sigilli ai contatori, a quanto pare messi giù a macchia di leopardo. Destra e Sinistra occupano da sempre palazzi, di fatto "autorizzati" dallo stato a gestire chi può viverci e chi no. I contatori vengono lasciati aperti, che di tratti di CasaPound o di Action.
Questo fenomenale coup de teatre del buon Cardinale ha fornito un meraviglioso assist ai nostri politici che subito hanno preso a cavalcare l'onda come surfisti a Capocotta.
L'indomani tutti ad indignarsi col Vaticano, che non paga l'Imu, che per altro lo Stato non chiede (ma forse i vice premier e il premier fingono di non sapere), che fa politica assistenziale al di sopra delle leggi.
Ecco, succede.
Ora c'è l'occasione per raccattare i voti di quegli elettorali giustamente indecisi vista la gestione dello Stato da parte della nostra classe dirigente.
Ora sono tutti contro il Vaticano che agisce per conto proprio, che allora dovrebbe farlo in tutti i palazzi occupati, senza luce.
Nessuno fa mea culpa per aver perso tempo in Parlamento, per essersi recati a Montecitorio passando magari davanti un palazzo occupato fingendo di non vedere, non sentire, voltandosi dall'altra parte.
Non ho sentito dire "Ora facciamo" oppure "Adesso agiamo". Le leggi le hanno fatte loro, non chi occupa o chi è esodato.
E se ora i nostri politici gridano allo scandalo e invocano la giustizia per il gesto dell'Elemosiniere, sarebbe invece il caso e il momento che si fermassero a guardare.
Oltre l'occupazione di un palazzo.
Ci sono reali problemi di salute, gestione dell'infanzia, scolarizzazione, di disabilità.
Tutte cose che un paese civile deve mettere in cima alla lista dei propri programmi politici. Si chiamerebbe Welfare ma da sempre siamo più bravi a giudicare quelli degli altri Paesi.
Fino al prossimo Cardinale che scenderà in un tombino.
Ci rimangono candidati e candidatuccoli che sono a volte improponibili, a volte noti, veri e propri "animali da campagna elettorale", che danno vita ad un circo mediatico imbarazzante, non meno di certi inviati che lanciano lo scoop dopo aver preparato la scena e la messinscena (mi riferisco ora, oggi, alla piena dei fiumi in Emilia Romagna, ma è applicabile a tutte le zone in emergenza del paese).
Parentesi: hanno tutta la mia solidarietà.
Quando hai un moto di fastidio per la deriva triste della campagna elettorale che come sempre, come da anni, secoli avviene nel mondo politico, si gioca sull'incrocio politica-promesse-carte giuridiche. Ti ritrovi ad ascoltare e nel tuo intimo a giudicare, eletti truccati da soubrette a favore di camera, che si attaccano ad una cosa fatta (la legittima difesa del caro Salvini, ad esempio. E se non è la Lega è il M5S che esce sporadicamente dalla piattaforma Rousseau solo per giudicare e contestare, non per leggi, interventi per noi, gli elettori. E a sinistra non si sta meglio. Improponibili tutti, incapaci di fare un passo avanti verso il progresso.
A scardinare la routine elettorale, di un premier che esterna che decide lui, arriva un prelato dal sempre troppo controverso Vaticano.
Non è il Vaticano antico e grigio di Marcinkus, che per inciso e nel silenzio ha finito i suoi giorni isolato a giocare a golf in Florida, ma quelli attuale, a più colori guidato da Papà Francesco. E appoggiato se non voluto proprio dal dimissionario Benedetto XVI. Oltre alla mole di lavoro magari non pubblicizzato dalla stampa, in merito all'enorme scandalo pedofilia, Bergoglio ha dato vita ad un sistema assistenziale per i meno abbienti. Un sistema che vive di notte, fatto di sacchi a pelo, ombrelli, pasti e ambulatori. Un sistema autonomo dallo stato italiano, Vaticano appunto.
E Bergoglio di questo progetto ha messo a capo il Cardinale Konrad Krajewski, l'Elemosiniere del Papa. In parole molto povere, il Cardinale ha carta bianca, con le fidate, le più fidate, Guardie Svizzere di aiutare. Punto e basta. Chi? Chi ha bisogno, chi allerta uno dei punti di ascolto. Chi ha bisogno.
Ecco, nell'orrido e triste tourbillon dell'euro campagna elettorale, emerge un giorno qualsiasi di una fredda primavera il Cardinale Konrad.
Lo stesso Cardinale è posto, probabilmente da subito, a conoscenza di un palazzo in difficoltà, occupato anche da Action, movimento sociale. Un palazzo ex Inpdap, occupato da anni.
Che nella fredda primavera del 2019 si ritrova senza luce, come l'iter di legge consente alla proprietà.
E succede.
Arriva una proprietà che chiede 300.000€ di luce; arriva un'ottantina di persone che occupa in palazzo per necessità (questa è la pecca dello stato: gestire la persona che è in difficoltà, che anche nel precariato è lasciata in balia dello Stato e delle sue leggi), l'Acea che dopo il reclamo della proprietà chiude l'erogazione dell'energia elettrica. Bene, quasi a norma di legge se non che in questa palazzina ci sono realtà ampie, grigie, tristi. Esodati, disoccupati, malati, anziani, bambini (sono 98, al buio per sette giorni; ho forse detto tutto). Una micro unita di persone e personalità varie che vivono spalla a spalla coi politicanti italiani davvero sempre più imbarazzanti.
Vivono spalla a spalla con movimenti e centri sociali che vivono una deriva culturale fatta di ridicoli rigurgiti fascisti. Dove la Destra di Forza Nuova protesta, appoggiata velatamente da CasaPound, arriva a San Pietro, arriva a La Sapienza per impedire all'ex sindaco Lucano di intervenire, anche se la scelta può essere discussa e discutibile (violi le leggi e vuoi continuare a farlo.. esempio bipartisan, difficilmente interpretabile).
Ecco, succede questo.
Reazioni a provocazioni, rigurgiti che non guardano alla Storia, sia che la stessa si guardi da Destra che da Sinistra.
Ora, in Via Santa Croce, succede che la responsabile del poliambulatorio voluto da Bergoglio per chi è indigente, svolge la sua opera medico-assistenziale e in quanto medico, medici non politico, informa il suo superiore, il Cardinale Konrad.
Ecco cosa succede.
Che per una volta, clamorosa, la Chiesa sovrasta lo Stato e le sue leggi, agendo al di fuori delle regole.
Il Cardinale scende nel tombino e stacca i sigilli ai contatori.
Se finisse qui il mio pensiero sarebbe un po'contorto ma bello, positivo.
Tutto ciò è ambientato a Roma ma potrebbe essere "girato" in qualsiasi realtà Metropolitana nazionale.
Invece mi viene da chiedere, perché in questo palazzo si e in altri no? Intendo l'intervento del Cardinale come i sigilli ai contatori, a quanto pare messi giù a macchia di leopardo. Destra e Sinistra occupano da sempre palazzi, di fatto "autorizzati" dallo stato a gestire chi può viverci e chi no. I contatori vengono lasciati aperti, che di tratti di CasaPound o di Action.
Questo fenomenale coup de teatre del buon Cardinale ha fornito un meraviglioso assist ai nostri politici che subito hanno preso a cavalcare l'onda come surfisti a Capocotta.
L'indomani tutti ad indignarsi col Vaticano, che non paga l'Imu, che per altro lo Stato non chiede (ma forse i vice premier e il premier fingono di non sapere), che fa politica assistenziale al di sopra delle leggi.
Ecco, succede.
Ora c'è l'occasione per raccattare i voti di quegli elettorali giustamente indecisi vista la gestione dello Stato da parte della nostra classe dirigente.
Ora sono tutti contro il Vaticano che agisce per conto proprio, che allora dovrebbe farlo in tutti i palazzi occupati, senza luce.
Nessuno fa mea culpa per aver perso tempo in Parlamento, per essersi recati a Montecitorio passando magari davanti un palazzo occupato fingendo di non vedere, non sentire, voltandosi dall'altra parte.
Non ho sentito dire "Ora facciamo" oppure "Adesso agiamo". Le leggi le hanno fatte loro, non chi occupa o chi è esodato.
E se ora i nostri politici gridano allo scandalo e invocano la giustizia per il gesto dell'Elemosiniere, sarebbe invece il caso e il momento che si fermassero a guardare.
Oltre l'occupazione di un palazzo.
Ci sono reali problemi di salute, gestione dell'infanzia, scolarizzazione, di disabilità.
Tutte cose che un paese civile deve mettere in cima alla lista dei propri programmi politici. Si chiamerebbe Welfare ma da sempre siamo più bravi a giudicare quelli degli altri Paesi.
Fino al prossimo Cardinale che scenderà in un tombino.
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