Il silenzio prima del voto

Penso che il giorno prima di ogni tornata elettorale sia il giorno più bello in assoluto.
Il giorno ideale in cui guardare con calma senza distrazioni "terze" chi è candidato a cosa e per chi.
Non c'è nulla di negativo nel silenzio elettorale, anzi. Dovrebbe essere sempre così, solamente così.
Tu che voti sai già da una vita a chi dare la tua preferenza; lo sai per affinità politica, per simpatia, per preferenza. Il ragionamento, a meno di scandali epocali degni di Tangentopoli o Mani Pulite, il voto rimane sempre lo stesso, se non per il partito la "zona", una delle tre: centro, destra o sinistra.
E in silenzio tu elettore puoi comperare questo o quel giornale, aprire un sito di news e informarti, approfondire quello che ti interessa.
Non sei più tenuto ad ascoltare fastidiosi rumori di sottofondo che iniziano tutti con "se io...".
Non sei più tenuto a sostenere sorrisi falsi e pesanti.
Non sei più tenuto a ricevere "santini" o volantini vari ed eventuali. Né spam elettorali.
La quiete è la quintessenza della campagna elettorale. Il silenzio è utile perché il silenzio è tuo, di te che vai a votare. Che entri nel seggio ed esprimi la tua preferenza.
Punto e basta.
Così dovrebbe essere la campagna elettorale perfetta.
Se ho voglia, se mi interessi ti leggo, ti voto, altrimenti riprova che sarai più fortunato.

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