Ti sei accorto che ci sono?

Ormai è noto ed arcinoto che siamo in campagna elettorale, che è iniziata "la sagra del stringi più mani che puoi, indossa sempre il tuo sorriso più belli, ascolta (fingi, provaci almeno!) sempre chi incontri e prometti, prometti mari, monti, tutti i luoghi e tutti i laghi che tanto la Costituzione se tu  non mantieni le promesse ti tutela e il popolo bue non può recriminare".
Si chiama diritto di ingerenza e lo hanno messo nella Costituzione i padri costituenti e dimostrazione che in certi ambiti nulla cambia e che anche i padri costituenti avevano capito tutto.
Siamo in campagna elettorale massiva e massiccia; quel simpatico periodo in cui le cassette delle lettere, i locali pubblici vengono invasi da un'ondata di volantini pubblicitari con volti sempre sorridenti e le pose rassicuranti che dalla cassetta della lettera leggono le offerte del fine settimana del Lidl.
Il popolo bue agisce sempre alla stessa maniera secondo un modus operandi tramandatoci dai nonni ormai: cestinare nella differenziata il suddetto involucro di volantini.
Io abitando nel comune di Tavagnacco in questa tornata elettorale voterò anche per l'elezione del nuovo sindaco e del nuovo Consiglio comunale.
Tutto molto bello, come ogni campagna elettorale esige; liste ad hoc con volti nuovi, volti totalmente improponibili, volti di commercianti che sai già perché si sono candidati.
Questa volta però i candidati ben vestiti, pettinati e posturati hanno deciso di cavalcare il progresso e invadono i social, Facebook e Instagram. Diventano a loro volta social, come me, come il popolo bue.
Apri il tuo social preferito e ti arrivano le notifiche da sinistra e da destra di messaggi, post politici e richieste di amicizia.
Bene, giusto, visto il progresso che ormai incombe ma a me, che appartengo al popolo bue, cosa può venire in mente?
Più di un dubbio mi viene; ci vediamo da anni allo stesso bar per la colazione e mi hai sempre ignorato, abito dietro il palazzo comunale e ci si incontra quotidianamente ma neanche il buongiorno, i miei figli frequentano la scuola pubblica del paese e ti palesi solo perché un altro edificio scolastico è stato dichiarato inagibile.
Ecco caro, carissimo candidato, sono contento della tua richiesta di amicizia, del fatto che forse l'hashtag col nome del comune funziona ed ha attirato la tua attenzione, ma se in un qualsiasi momento dell'anno, tu che sei il sindaco uscente e tu che ti candidi, non salutate neanche se vi si incontra per strada, forse avete già capito cosa voterò.

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