Il cielo azzurro

Indubbiamente è un'estate colorata di azzurro. Il cielo terso e le maglie delle nazionali di calcio.
Nazionali di calcio, dalla selezione maggiore all'Under 21, passando per l'appena più piccola Under 20 finendo con la nazionale maggiore femminile.
Ci hanno regalato soprattutto calcio, che per chi lo segue con passione non è mai una cosa scontata.
Gli impegni erano su più fronti: qualificazioni per gli Europei 2020 (i primi itineranti, cadeau di Monsieur Platini) per la nazionale maggiore riportata a miglior vita e miglior gioco da mister Mancini (che nel dna ha la vittoria), ai Mondiali polacchi degli Under 20 del quasi sconosciuto, solo se ti fermi a seguire la serie A però, mister Nicolato dall'accento veneto, artigiano che ha costruito una nazionale forte coi talenti spesso sacrificati dai grandi club sotto la voce plusvalenza, che nelle cosiddette serie e squadre minori hanno saputo imporsi. Bellissima la scena di gruppo a centrocampo prima delle gare e il quarto posto finale è una vittoria del movimento giovanile nell'anno della serie A genuflessa davanti a CR7.
Complimenti a mister Nicolato e ai suoi U20.
Dalla Polonia si torna in Italia, e San Marino, per gli Europei Under 21. Il ct Di Biagio forse aveva fra le mani la più forte Under 21 dal 2004 ma qualcosa si è inceppato, ironia della sorte contro la Polonia, sul più bello, relegandoci per la finale di Udine al ruolo di semplici spettatori. Il materiale umano c'è, in abbondanza e al netto dei colpi più o meno di testa di qualche giovane stella.
Peccato il risultato, e il biscottone franco-romeno(comunque eliminate entrambe al turno successivo), ma vittoria a mani basse per il consenso di pubblico e critica. C'è sempre un solo vincitore in ogni competizione. Adesso per gli U21 viene il passaggio più difficile fra riconferma e ripartenza, senza Di Biagio giustamente voglioso di altre esperienze.
Chiudiamo l'estate azzurra con un azzurro a tinte rosa.
Al Mondiale di Francia.
Dove le azzurre della ct Bertolini sono arrivate fra le prime otto nazionali al mondo, giocando un bel calcio, per nulla all'italiana, al netto di scenate e sceneggiate maschili.
Coi risultati hanno attirato il tifo femminile e maschile perché in fondo il calcio piace e piace tutto, perchè la maglia indossata è quella azzurra e le azzurre l'hanno onorata fino all'ultimo.
Si sono alternate coi colleghi delle due Under anche sugli schermi televisivi portando a casa un ottimo share.
Adesso ci sono altri passi importanti da fare per far crescere il movimento ma la base è solida, è questa, un ottimo punto di partenza.
Un'estate azzurra, che più bella visto il movimento un po'in crisi non poteva essere.
Adesso si va tutti, atleti e tifosi, in ferie, almeno fino a settembre.

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