Hamburger in NY

Dal Papeete all'Onu con intruso, all'Iva che aumenta e fa aumentare il conto al ristorante se paghi in contanti, ai porti che riaprono per legge, al taglio dei parlamentari che non si tagliano mai, passando per Trump versione cowboy che chiede favori alla lontana Ucraina per scovare scheletri nell'armadio del rivale Biden: basta? Affatto.
C'è un'adolescente scandinava di nome Greta cui non ho capito le origini e che la manovra che prova a scuotere un po' questo mondo e l'unico pianeta che abbiamo, che attraversa in barca l'Atlantico per parlare ai Grandi del pianeta, gli stessi che fra loro si parlano attraverso testate missilistiche magari. Come può esserci riuscita? Col solo creare il movimento Friday For the Future, movimento che in alcuni aspetti del suo essere lascia un po'perplessi a dire il vero? Fra i grandi del palazzo di vetro di NY lancia il suo j'accuse mentre buona parte dei coetanei accende il PC e l'aria condizionata per giocare in rete a Fortnite. E mentre Trump, arrogantemente presente all"Onu vaneggia di tutto pur di non rispondere alle domande sull'ambiente, la piccola scandinava lo fulmina e Conte, il nostro premier, addenta un americanissimo hamburger perché così è meglio, e promette che si l'Italia ridurrà le emissioni di CO2, assolutamente, tacendo pure lui come i predecessori sull'emergenza strade, tombini, alberi che ad ogni pioggia battente trasforma l'Italia in un dramma epocale.
E gli altri? Gli altri boh, non stanno a guardare che la vetrina fa gola a tutti.
Ce n'è per tutti i gusti in questo carrozzone chiamato mondo, specie nei patti confini. Dopo l'hamburger americano Conte ha buttato li la tassazione di merendine, di bibite gassate, per recuperare 23 miliardi di euro ( ma quante merendine e coca cola consumiamo?), l'aumento dell'Iva e "peste vi colga" se usate il contante. Si, letto bene.
Usi il contante? Paghi di più. Usi il bancomat o carta? Paghi il giusto ma sappi che io Stato ora so tutti i tuoi vizi e guai a te se mi presenti l'Isee troppo basso.
Magicamente nessuno nello sgangherato governo giallorosso ha sollevato polemiche, nessuno che ha detto " no dai, lascia stare le merendine, diamo scuole più sicure".
È stato un periodo da avanspettacolo senza freni, coi protagonisti tutti, impegnati a fare ridere amaro noi popolino.
La politica interna lascia a desiderare coi politici di prima e attuali alle prese con comparsate TV ben prezzolate, a twittare strali contro l'avversario politico, a sollevare scudi in battaglie prive di senso per noi, che siamo gli uomini della strada, che tutto questo le viviamo dai social, dai giornali. Battaglie che ci fanno guardare indietro, così indietro da cadere nel secolo scorso quando forse davvero si stava meglio.
Adesso che con la stessa sicurezza di un portafogli trovato per strada Conte afferma che le merendine sono salve perché i soldi ci sono, ci troviamo a convivere con fuoriusciti da questo o quel partito, che corrono veloci a formare movimenti, tacendo, nascondendo la testa sotto chili e chili di sabbia, su rubli, malapolitica yankee (in questo quasi uno status a stelle e strisce ormai), scandaletti e apparentamenti locali.
E noi che siamo quelli della strada timbriamo il cartellino per comprarci da mangiare con l'ombra di brigatisti non pentiti, in guerra contro lo stesso stato nostro, che chiedono il reddito di cittadinanza.
E non bastasse questo in cambio di un hamburger a NY non riusciamo ad alzare la voce su chi ci vuole tassare il nostro agroalimentare.
Questo è il mondo adesso, uno zibaldone senza capo né coda.


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