3 Giugno 2020, liberi tutti

La data segnata in rosso sul calendario è il prossimo 3 Giugno, anno domini 2020.
Quel giorno scatterà il "liberi tutti" nazionale, quella data che ci consentirà di lasciarci un po' alle spalle la tragedia degli ultimi mesi.
Mesi che hanno trascinato un po'tutti nel baratro o ce lo ha fatto vedere molto da vicino.
E nonostante tutto sembra che la maggior parte delle persone non abbia capito rischi e pericoli che per ora abbiamo superato, non senza sacrifici, anzi sacrificando tutto quello che potevamo, in salute e in denaro.
Queste prime settimane di post lockdown ci hanno fatto capire che qualcosa in termini di cultura c'è da fare, da spiegare a tutte le fasce di età.
Ci siamo ritrovati a rialzare le serrande e a dover spiegare un semplice protocollo, per altro già tristemente in essere, anticontagio in tutti i negozio, GDO e retail, salvo poi uscire e ritrovarci circo dati da orde di astinenti da spritz, lanciati in smodati abbracci da effusioni extra congiunti.
Vero è che parallelamente ci siamo ritrovati con una discreta e fastidiosa crescita degli spioni o assistenti civici che si voglia dire. Persone che ci immaginiamo nascoste nei colonnati pronti a riprendere con lo smartphone gruppi di più di due persone con lo spritz in mano.
Gli assistenti civici è solo l'ultima trovata della spuntata potenza di fuoco del governo Conte, che nel giorno della Festa della Repubblica festeggia il secondo anniversario decisamente bipartisan.
Il 3 Giugno quindi è un nuovo inizio per l'Italia, più povera, ancora di più col fiato corto, accusata di essere un lazzaretto dai paesi vicini a noi, Austria e Slovenia in primis, pronti a godere delle nostre spiagge rimesse a nuovo sia pur nell'emergenza post Covid, ma non a farci nuovamente toccare il loro suolo come fossimo appunto appestati.
E a strascico ci tocca supplicare aiuti che in fondo ci spettano, anche in virtù di quell'unione paventata dalla UE che abbiamo contribuito a far nascere e che ora ci calpesta e ci ostacola.
Riapriremo con un ministro degli esteri impresentabile che chiederà lumi ai premier e cancellieri che ci ostacolano lasciando l'Italia dopo la Festa della Repubblica più intima di sempre.
Non è dato sapere quali risultati otterrà il ministro Di Maio, ancora meno a quali aspiri, di certo siamo arrivati ad una nuova fase che profuma tanto di nuovo inizio.
Apriremo finalmente anche a noi stessi le spiagge e le regioni, niente più isolamenti, niente più mascherina all'aperto.
Le grida di aiuto del settore turistico hanno fatto sì che il governo studiasse protocolli adatti a far arrivare l'estate agli italiani.
Mancheranno in tante spiagge, specie al nord, le orde volgari, brutte e ad elevato tasso alcolico dei turisti austriaci e tedeschi nella loro tranche di ferie pentecostale.
Un danno economico sicuramente ma per una volta l'assenza delle orde ha salvaguardato strutture e littorali.



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