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"Con la presente il sottoscritto xxxxxxxxxx, nato a xxxxxxx, il xxxxxxx, genitore dell'alunno xxxxxxxxxx, nato ad xxxxxx il xxxxxxx, autorizza l'Istituto al trattamento dei propri dati personali in associazione all'alunno, chiede formale associazione del figlio al profilo PagoInRete in qualità di "versante" come previsto dalla Faq23 per i servizi PagoInRete-Utente Scuola.
Richiede inoltre, come previsto dalla Faq26, l'invio del documento di pagamento per l'assicurazione integrativa e il libretto personale pari a €10,00.
Cordialità
Xxxxxxxxxxxxxxxx"
La ministra Azzolina in tv domenica 13 settembre si è spesa in parole d'elogio per quanto fatto dal MIUR, il ministero del quale lei occupa lo scranno più comodo, per chiudere lo scorso anno scolastico e far iniziare quello nuovo, che per i miei figli è oggi 14 settembre.
Una comparsata nel salotto illuminato a giorno della D'Urso forse perché in quello più austero e servile di Vespa per ora non si può.
Nell'elogiare apertamente il suo operato la ministra, forse troppo politicamente giovane e impreparata per un simile dicastero, ha ribadito quanto non siano chiare le idee da attuare per rispettare i protocolli di sicurezza.
Già non facili in ambito scolastico in condizioni normali.
E non solo il protocollo Covid è difficile da applicare ma tutto quello che riguarda la scuola in questo momento.
Il weekend prima di iniziare finalmente il nuovo anno scolastico arriva sua casella mail la comunicazione che si deve pagare la consueta assicurazione integrativa e il consueto libretto personale, come gli anni precedenti.
Bene, basta autorizzare il bonifico o il bollettino postale e dare a tuo figlio la ricevuta di avvenuto pagamento e il gioco è fatto.
Invece no, il MEF e il MIUR, due dicasteri che in comunione unione hanno dato vita ad un piccolo mostro.
Il sito PagoInRete, attraverso il quale tutti i genitori degli alunni frequentanti gli istituti italiani pagano appunti le varie spese, a volte gabelle, legate all'istruzione della prole.
Sarebbe facile entrarci ed usarlo, sarebbe cari ministri Gualtieri e Azzolina.
Non fosse altro che prima devi creare il tuo account, lasciare i dati personali e sperare che basti.
Poi anche volendo scaricare il necessario bollettino in formato PDF tutto si ferma; non esiste possibilità di continuare a navigare sul sito. E allora tu genitore, una domenica leggi le FAQ e trovi, pensi di trovare almeno, una soluzione.
Scrivi all'istituto, la mail di apertura del post, e inizi a sperare.
L'indomani tu genitore chiami l'istituto, l'ufficio contabilità seguendo quanto detto e spiegato nelle FAQ, e scopri che gli istituti sono completamente impreparati, privi addirittura di una preparazione personale.
Ma non per colpa loro, no.
Arrivare al primo giorno di scuola e avere come risposta "Non dipende da noi, ci scusi, è da stamattina che mi giustifico con voi genitori, ma PagoInRete lo hanno creato il MEF e il MIUR ma non ci hanno comunicato nulla su come fare...".
Sulle prime alzi la voce poi sai che dall'altra parte c'è una signora gentile che lavora come te e provi a spiegare che se hai chiamato è perché hai ricavato le informazioni dal maledetto sito.
Se posso pagare il libretto personale e l'assicurazione integrativa di mio figlio lo devo alla gentilezza di una signora che semplicemente mi ha girato l'iban dell'istituto, come "una volta".
Semplicemente.
Capito cari ministri?
Con un semplice bonifico bancario, solo perché un genitore ha chiamato la scuola del figlio per capire come uscire dal labirinto di un sito malfatto.
Ad altri livelli invece si continua a parlare di pil, banchi monoposto, scuole sicure, fingendo che davvero tutto sia a posto.
Come in una favola scritta male.
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