Le sere in San Giacomo

L'unico rumore che sento è quello dei miei passi verso casa che toccano ciottoli e sampietrini.
Le luminarie in città sono tutte accese, da giorni ormai secondo tradizione, ma sono le sole luci accese.
È sera, mi muovo per la città come un gatto sornione, osservo in silenzio.
Ho chiuso il negozio, basta così anche per oggi, il DPCM di Natale mi regala la Vigilia, tutte le vigilie di queste festività, a riposo e quindi cammino lento verso casa al limite del coprifuoco anti Covid.
La Piazza manda in diffusione dagli altoparlanti la musica natalizia e dal plateatico della stessa parte un fascio di luce invisibile che impatta sulla facciata di San Giacomo Apostolo, addobbandolo di luci e colori blu e bianco, come una scenografia posizionata per uno spettacolo senza spettatori.
La strada verso casa è un piccolo viaggio nel cuore del centro storico, locali e negozi decorati dalle insegne eleganti e grigie di "Locale Storico", ma stasera mi guardano tutti ad occhi chiusi, un misto di timidezza e paura forse, paura senz'altro.
Guardo serrande chiusi e alberi di Natale accesi, per nessuno, per i gatti randagi che si trovano all'improvviso padroni delle vie.
Il passo lo cadenzo, vado piano per ascoltare la mia città così vuota anche a luminarie accese.
Incrocio probabilmente due colleghi di altri negozi, bicicletta e zaino, credo diretti anche loro verso casa.
Lascio i portici del centro e cammino costeggiando la Roggia, insolitamente rumorosa e agitata.
Lo sciabordio dell'acqua riempie il silenzio e accompagna le canzoni ora lontane.
Sulla superficie dell'acqua si riflette il mondo che la circonda: luminarie, stelle di mille luci, palle di Natale enormi e luminose.
È un'immagine in movimento, tutto il movimento che per stasera, e quelle a venire, offrirà la mia città.
Accompagno i miei passi a casa ormai, sono arrivato.
Saluto solo una pattuglia della Polizia che mi ha ricordato che nel portafogli ho la mia autocertificazione.
Penso ancora un attimo alle luci in San Giacomo, al silenzio,balla difficoltà di rapportarsi con la gente, di tutte le età, per rispettare il protocollo di sicurezza anti Covid e per rispettare gli altri.
Penso ai no-mask, ai no-vax,vai negazionisti.
Penso che forse è anche per le loro idee e i loro atteggiamenti che siamo chiusi in questo silenzio così pesante.
Chiudo la porta e tolgo le scarpe.

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