Forse sono io.
Il mio problema sono io.
Mi guardo allo specchio, lo guardo nello specchio ogni mattina; la risposta è sempre e solo una, la stessa.
Sono io, è colpa mia.
Ho cercato di non accorgermene per giorni, di più, settimane, giorni, mesi, anni. Sempre. Ho girato lo sguardo altrove più che ho potuto per potermi dire che non era colpa mia quello che succedeva.
Ho cercato di mentire davanti allo specchio, una, due, tre volte non sempre riuscendoci che non è mai facile.
Ho lavato il viso e l'espressione colpevole con l'acqua fredda cercando di riprendere il cammino ogni volta con uno stimolo nuovo. Ho pianto sotto la doccia, una, due, tre sera perché in fondo li mi stavo ripulendo e speravo sempre di ripulire l'anima, la testa, il carattere.
Ci sono riuscito poche volte, una, due, tre, ma solo perché non avevo voglia di guardarmi.
Adesso sono fermo, immobile, una volta di più pronto a cominciare. Mi sono illuso ancora che andasse bene ma non è così.
Sento l'acqua calda scendere per la schiena.
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