30 milioni e passa

Rilancio, ripresa, sarà infine?
Succederà davvero di rivedere la luce in fondo al tunnel?
A che prezzo verrebbe da dire, in che modo. 
A dispetto delle voci critiche di qualche mese fa, la macchina vaccinale messa in moto dal premier Draghi e dal generale Figliuolo sta compiendo quei passi in avanti che avvicinano la luce, la via di fuga in avanti. Avvicinano in parole povere quel ritorno alla normalità che stiamo rincorrendo da più di un anno ormai. Sarà ovviamente una sorta di libertà "vigilata", con la presenza ormai fissa di mascherina, divieto di assembramenti e le altre regole che così tanto ci hanno indisposto in questi mesi davvero lunghi.
Sarà una libertà anche guadagnata, perché non è costata poco, in termini di sacrificio, di vita personale ed economia. Una libertà promessa più volte, più volte negata ma ora davvero "a pochi passi da noi". 
Adesso che le sfumature dei colori si avvicinano a quel bianco e ha il colore neutro della libertà viene da chiedersi come sarà da qui in avanti, appunto, quale sarà il prezzo da pagare, perché per ogni sa c'è sempre un prezzo da pagare.
Non economico si spera, visto che l'uscita dal tunnel serve anche a far riprendere quella economia messa in ginocchio, no, diciamo che il prezzo sarà sociale, a dispetto dei "moti di ribellione" quasi quotidiani in tante realtà del paese.
Sociale perché ciò che resta della pandemia nella società è una nuova titubanza, nuove paure, indecisioni. Alcuni aspetti già presenti in quelle categorie che più di altre sono state penalizzate dalle restrizioni, i giovani privati degli step indispensabili alla loro crescita come persone e gli anziani senza il contatto umano di affetti troppo lontani.
Ecco, se arriveremo a breve a 30 milioni e passa di vaccinati, oltre la metà della popolare quindi, potremmo riprenderci la nostra vita, potremmo rialacciare quanto era rimasto in sospeso.
Come sarà la gestione delle paure, quella voglia di non avvicinarsi alle persone, di non uscire perché non si è sicuri? E la gestione di contro, del tempo perduto, degli abbracci mancati e rinviati?
La ripresa insomma, una corsa alla normalità in fondo al tunnel che in tutta sincerità non è così semplice come sembra.



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