La mia fascia di età

E vaccino sia, senza se e senza ma.
Tocca alla mia fascia d'età, quei 40-49 che se sei di sesso maschile è la classe che non sopravvive ai disastri, all'urlo di "prima donne, bambinone anziani", sono sempre destinato a rimanere nel guado, che non sai se ti salverai o meno.
La differenza con la situazione attuale è che il pericolo è ampiamente spiegato nella enorme quantità di informazioni che ogni regione ti rilascia al momento della prenotazione; enormi bugiardini formato A4 sulle case farmaceutiche fornitrici del vaccino che ti interanno. Bene, anzi, pazienza se una vaccinazione equivale ad un disboscamento, almeno sarò presente e diligente, in fila ordinata presso il mio hub vaccinale di pertinenza; chissà se la Crusca sdoganerà il termine hub come nuovo termine del dizionario italiano. Il dubbio è quantomeno lecito.
Dopo la prenotazione mentalmente mi preparo e anche se mancano ancora una decina di giorni, provo una sorta di frenesia positiva. Una sorta di "finalmente" perché questa pare davvero essere la volta buona, pur uscire da questa situazione. Non ho letto una sola riga degli enormi bugiardini scaricati dalla mail, mi basta sapere com'è il mio fisico, che sono solamente allergico ai pollini e all'ambrosia. Il resto, se non potrò essere vaccinato eventualmente me lo dirà il personale dell'hub.
Ora aspetto qualche giorno, come sempre osservo il mondo che interagisce con me, la difficoltà a gestire i protocolli di sicurezza quando lavori con il pubblico e attorno a te l'aria da "liberi tutti" rimbalza e travolge.
Ragiono e trovo sempre più di un motivo per convincermi a farlo, che prenotarlo è stata la cosa giusta. 
Non lo faccio solo per me stesso ma anche per tutto il mondo che ho vicino; affetti e colleghi, coi quali si deve lavorare per forza di cose vicini. Lo trovo giusto, vista la mia fascia di appartenenza destinata il più delle volte al sacrificio cinematografico.
Intanto che aspetto il mio turno mi sistemo idealmente in coda, osservo le distanze e alzo la mascherina. In fondo sarebbe sempre bastato poco per essere nel giusto.



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