Le code per le somministrazioni

È un giorno qualsiasi di questa primavera, anzi no, non è un giorno qualsiasi, è venerdì, l'inizio del weekend, un altro, uno nuovo.
Il solito weekend che inizia con la mascherina ben alzata, o se si preferisce che finisce con la mascherina ben alzata.
Sulla carta è quello che dovrebbe succedere, anche in giorni in cui non è weekend.
Invece non succede così, guardo il movimento attorno a me, i negozi pieni e so che non succederà così.
Ci sarà la città divisa in due cose, distinte ma speculari perché entrambe aspetteranno una somministrazione. Chi di vaccini, chi di superalcolici.
È pure sempre venerdì si dirà, siamo pur sempre italiani si aggiungerà. Il siamo pur sempre in emergenza cadrà fra le righe, scandito a denti stretti, dietro le mascherine.
E nella fila in attesa di somministrazione si parlerà dell'estate alle porte, del bonus vacanza, della zona cui ci apprestiamo ad entrare, della possibilità, se sarà, di diventare bianchi, un "liberi tutti" con autorizzazione regionale. 
Se sarà, appunto, la speranza è che arrivi il via libera assieme al buon senso, lo stesso che ci fa fare le code per vaccinarci, lo stesso purtroppo che manca quando dobbiamo sederci al tavolo del bar.
A piccoli passi ci stiamo avvicinando alla seconda estate in convivenza con il Covid, con la fronda dei negazionisti in allerta e coi dati che come precedente dello scorso anno insegna, si fermano, rallentano, sembrano migliorare sempre.
Ci avviciniamo cauti, con un cauto ottimismo, come ad ogni weekend accade. Speriamo sia l'estate che porta la svolta ma più dell'estate scorsa ci ritroviamo più poveri, più in difficoltà. Più convinti alla ricerca di bonus, qualunque esso sia. 
Guardiamo all'estate forti dei numeri del Generale Figliuolo, del Governo, delle proprie convinzioni; anche oggi che è un venerdì di maggio che il meteo fa sembrare di novembre, guardiamo fiduciosi, esasperati in avanti. Scordando quasi che oggi appunto è venerdì, che il ministro Speranza snocciolerà dati, numeri e colori che avranno la loro ricaduta su tutti noi, inevitabilmente.
Facciamo la coda per le somministrazioni nonostante tutto, come fossero ormai parte di noi.
Come fossero l'anticipo consueto del weekend.



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