Giorno uno

Giorno uno.
Cerco notizie buone sul giornale on line mentre osservo l'alba che arriva promettendo una nuova giornata di caldo.
Le cerco ma ne trovo poche e oggi non ci voleva.
Non oggi che è il giorno uno, il primo dopo davvero tanto tempo degli italiani senza mascherina all'aperto. Sopravvive qualche sparuta ordinanza di carattere locale ma in generale da oggi (già da molti giorni in realtà) possiamo spostarci senza mascherina sul viso anche se...
Giorno uno.
Per niente facile, specie aprendo il giornale; già la prima pagina rilancia l'allarme di focolai della nuova variante Delta, che poi è la variante indiana ripulita nel termine dal politically correct, un po' in tutta Europa, particolarmente drammatica la situazione a Maiorca dove a rischio quarantena ci sarebbero quasi tremila persone. Non va meglio in Gran Bretagna o in Russia e nemmeno in alcune zone della penisola ad alta presenza di immigrati, quelli che lavorano nei campi, coltivano terra e allevano bestiame.
Per ora siamo in grado di isolare e contenere, evitando l'effetto "Codogno" che segnò l'inizio di un anno e mezzo di difficoltà. 
Attualmente sembra che siamo in grado di gestire i focolai garantendo la ripresa economica e sociale del paese, forti anche del successo degli "open day", al netto dei casi con complicazioni gravi. Anche se ...
Prima del giorno uno.
Tam tam sui telefonini, tablet, pc, le solite cose, passaparola veloce, l'età di chi partecipa che si abbassa lambendo il limite di quegli under ancora privi di vaccino. Si organizza a due passi da Codogno un rave party, all'aperto,in un'area privata. No mask? No vax? Tutto può essere, certamente vi hanno partecipato fino alla mattinata di domenica 27 giugno quasi un migliaio di under 40, forse pure 30 e 20, indifferenti al fatto che in caso di assembramenti vige ancora l'obbligo di mascherina, anche oggi che è lunedì e siamo bianchi, che puoi anche essere un no mask e un no vax ma stai creando una situazione che crea un potenziale pericolo, per giunta in una zona già duramente colpita dal virus e vicina ad un'altra zona a rischio vista la presenza di un focolaio di variante Delta. Come definire questa cosa del rave party? Stupida leggerezza, voglia di riprendere la vita di sempre, incoscienza? Tutto un po', certamente un rischio elevato nel momento peggiore, quello in cui tutti che stiamo abituando ad abbassare le mascherine.
Giorno uno.
Non ho voglia, né convinzione a lasciare la mascherina. Non ancora almeno. Tanto più dopo aver letto che c'è un freno sull'arrivo dei vaccini, che quindici milioni di connazionali, tutti più giovani di me, quindi under 40, non sono vaccinati. Dopo che il generale Figliuolo ha spiegato che ora si, c'è un po' di carenza vaccinale ma la macchina organizzativa è ormai rodata e ci si avvicina a quell'immunità di gregge, termine e limite che su molti ha l'effetto di un placebo rasserenante. La macchina organizzativa è a forte impulso militare e anche se non a tutti la cosa piace non si può che appoggiare il generale e il lavoro fin qui fatto. 
Se oggi siamo al giorno uno, all'Italia tutta in bianco il merito va anche a chi ha spinto per ottenere questo risultato.
Giorno uno e piccolo dubbio.
Dalle pagine del giornale, dagli screenshot dell'app Io: il Green Pass.
Il certificato verde che attesta che sei vaccinato, il QR code che ti permette di viaggiare, andare alle cerimonie, al cinema, fra poco pure in discoteca. Bene. Ma arriva già a chi ha una sola dose, come negli altri paesi della UE, per i quali in parole povere "va bene così" e consente di spostare nei confini europei milioni di persone, giocoforza a stretto contatto con varianti di varia denominazione. Capito?
Ecco perché nonostante siamo bianchi, nonostante la doppia dose di vaccino, oggi per me è il giorno uno da doppia vaccinatura, la mascherina, le distanze, ancora per un po' faranno parte del mio quotidiano. 
È quindi un giorno uno strano, dolce e amaro.
Dolce perché al netto delle difficoltà sopraelencate, comunque affrontare dall'Italia meglio che altri paesi, c'è una sensazione tangibile di ritorno alla normalità. 
Amaro perché alle stesse difficoltà sopraelencate si aggiungono gli atteggiamenti indisciplinati di una buona fetta di popolazione, under ed over.
Giorno uno.
L'alba dice che farà caldo.



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