Tutto è iniziato con un libro di Pessoa, ad esami finiti. L'estate del 1995 era all'alba, la mia stagione era iniziata a fine maggio al solito posto e la maturità finalmente messa nel cassetto. Tanti anni passati assieme non potevano chiudersi con una pacca sulla spalla e tanti saluti.
I rapporti umani fra tutti i protagonisti del percorso scolastico hanno seguito strade diverse da quelle istituzionali, oltre le normali relazioni insegnante-studente.
Per fortuna posso dire.
Avvicinandosi agli esami quegli stessi rapporti sono cresciuti, consolidati, "maturati anche loro", c'è stata una maggiore condivisione di spazi, passioni, tempo fra compagni di classe ed insegnanti.
Tutte le parti in causa hanno portato qualcosa di estremamente importante.
Piano piano ognuno di noi si è aperto con le proprie passioni, le proprie idee e debolezze anche.
Chi suonava, chi cantava, chi giocava a calcio e chi scriveva.
Scambi di idee, incoraggiamenti, hanno iniziato "a camminare con noi" fino all'esame ultimo.
E continuano tutt'ora, per fortuna.
Io scrivo da sempre i miei pensieri su carta, ritagli di giornale, scontrini, ora smartphone, spesso tenendo tutte le mie parole nello spazio personale della mia camera.
C'è voluta la caparbietà di una compagna di classe, l'incoraggiamento di una professoressa per fare uscire tutto e rendere i miei pensieri un po' più liberi, maturi forse.
È stato come prendere la rincorsa e non fermarsi più.
Ad esame finito la vita vera stava cominciando ma tutti quei rapporti intessuti nel tempo mi hanno fatto un ultimo bel regalo.
Un libro di Pessoa con una dedica semplice da leggere e rileggere e prendere da incoraggiamento.
Il libro di Pessoa l'ho letto e riletto, sentendomi piccolo nelle mie velleità poetiche. Sentendomi in imbarazzo quando col tempo ho preso più confidenza con questa passione. Non l'ho mai abbandonato; ha fatto parte della mia libreria in tutte le case e le vite che ho vissuto, così come la ricordo e l'amicizia che mi lega alla mia scuola, quel ritrovo di persone splendide che non si può scordare.
Senza quel libro, quel gesto e quelle parole precise non avrei mai trovato il coraggio di scrivere qualcosa di mio e di lasciarlo andare libero.
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