Un centro commerciale adesso un asilo. Prima ancora altre scuole, altri centri commerciali. Il risultato è ugualmente drammatico per dinamica, effetto, risultato. Cambia, quando cambia, lo Stato in cui tutto si svolge ma il resto di queste storie tristi rimane uguali. Morire a scuola a 10, 14, 18 anni. In città, paesini che altrimenti non conosceresti. Luoghi vittime essi stessi della loro condizione. E vittime forse della nazione stessa in cui vivono, delle leggi insensate e lobbystiche.
Ieri era un 23 maggio qualunque anche in uno stato senza quasi leggi restrittive come il Texas che non è il Texas dei nostri fumetti italiani. È uno stato in cui dallo scorso anno da libertà a chiunque di acquistare armi, fucili, mitragliatori, pistole. Puoi comprare l'arma se hai 18 anni, se lo vuoi, se ti vuoi fare un regalo come successo ieri, "poi se succede qualcosa di drammatico piangeremo e pregheremo tutti assieme sugli emendamenti fatti, proposti e approvati". Certo non è il Texas il problema, in altri Stati americani puoi portare l'arma in pubblico, tenendola in bella vista, puoi entrare all'università con un mitragliatore. L'America rurale forse, che vista da qui non è democratica, è inconcepibile, è crudele.
È sbagliato permettere di acquistare armi liberamente, lo dice anche Biden il presidente, con le lacrime agli occhi, dopo. Si, dopo e paradossalmente appena qualche giorno prima del convegno dell'NRA, la lobby (potente, potentissima in tema di equilibri politici ed economici) degli armaioli.
Gli stessi che le producono, per i quali è giusto anzi giustissimo, armare chiunque e ovunque, senza una adeguata perizia medica, senza un minimo di autorizzazione. Perché in questi stati americani che per noi al di qua dell'Oceano sono le location tranquille, soleggiate, delle ultime serie televisive di successo, essere armati è tutto, essere liberi di usarle quando si vuole è semplicemente giusto "perché qui è così" e da questo punto di vista non ci si sposta perché in quelle poche parole esprimono la convinzione di buona parte della popolazione. Adesso ci saranno altri minuti di silenzio, di raccoglimento, di manifestazioni di protesta che poi andranno a scemare fino a spegnersi, aggiungendo ai nomi già noti i nomi di questi altri bambini fermati per sempre nella loro età piccola. E questa situazione che periodicamente si ripresenta non trova una soluzione solo perchè loro, gli americani, a dire basta a tutto questo non riescono, anzi tutto quello che sanno proporre è che adesso è ora di armare i presidi delle scuole, di mettere i metal detector all'ingresso di ogni scuola.
Biden politicamente è all'opposizione delle lobby ma la politica internazionale della sua amministrazione per puro paradosso sembra andare in direzione opposta.
Forse da ieri gli Stati Uniti avranno il coraggio più che le forze le parole del coach NBA Kerr. Il suo sfogo in conferenza stampa pesa più delle parole di un Biden apparso travolto e confuso.
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