Quando a sinistra non c'è più nessuno

Provo a leggere meglio le notizie che trovo, una volta, due volte, tre volte, copio il link negli appunti così magari le rileggo con più calma alla prima pausa utile ma temo che il risultato non cambi. No. Purtroppo non credo che cambierà. E non posso neanche trovare rifugio in una frase fatta, nel classico "eh però all'inizio sembrava diverso." No, nemmeno questo. Anzi, l'esatto contrario. Oggi sembra il primo giorno dopo una gita scolastica delle scuole secondarie: confusione, euforia da scaricare, emoji postati sui social degli amici come fossero tutti compagni di banco seduti vicini in corriera. Messaggi alla nazione di sinistra, pochi per Dio, davvero pochi e piuttosto male in arnese, giubilare per chi rientra, chi confluisce, chi defluisce dal proprio polo e dalla propria nicchia quasi stessimo parlando di acque reflue e non di politica. Di più, di opposizione. Quel che ne rimane almeno. Quella che sempre a sinistra vanno cercando errando malamente fra le varie componenti di un mondo divenuto ormai inconsistente. A Direzione Nazionale sospesa per il lutto nazionale seguito alla scomparsa del Cavaliere, la Sinistra del segretario Schlein ha pensato bene di appoggiare Conte e Grillo nuovamente assieme e nuovamente su strade e palchi, contro il Governo. Ecco. Dopo aver ricevuto l'appoggio, si può presumere per sfinimento e avvilimento, dei vecchi fuoriusciti dal partito quindi con delle fila un po' più numerose, con un minimo di base su quel territorio che non sembra essere ascoltato dalla segreteria, in quel che resta del PD si pensa bene di affiancarsi agli altri (in questo caso a Conte ed al M5S), rimarcando una volta di più quanto le idee in via delle Botteghe Oscure rimangano sull'uscio, incapace di entrare. Sono impressioni? Si, può darsi ma cosa si può provare guardando l'importanza che ha assunto un commento via social in senno al primo partito dell'opposizione, o almeno a quello che ne rimane? 



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