Quindi, ricapitolando, la Commissione di Bruxelles è ancora alle prese con quaderni e calcolatrici per capire come erogarci la terza rata del PNRR dopo le modifiche apportate (una decina i piani defalcati dalla presentazione originaria del piano) e da Roma si richiede la quarta rata. Ora, forse nel mondo politico ed economico odierno piuttosto alla deriva, forse è la procedura corretta quasi che nei corridoi dei palazzi della politica il mondo avanzasse secondo criteri ed ingranaggi diversi dal mondo esterno.
Si chiede la quarta rata per voce del ministro preposto specificando che anche la terza dovrebbe arrivare; facendo due conti spicci a breve dovrebbe arrivare a Roma e dintorni una discreta quantità di denari direttamente da Bruxelles che a questo punto dovrebbero quindi avere ben chiara in testa la situazione italiana.
Dovrebbe. Sarà. Sarà?
È un momento particolare, non fra i più facili da affrontare. Socialmente e politicamente. Anche l'economia, diremmo, non se la passa bene.
L'industria evita in alcune sue rappresentanti la quotazione in borsa che settembre è vicino e il passo all'indietro pure sembra più vicino.
Non resterebbe che attaccarci al turismo, a quello che per l'economia del nostro paese significa. Significherebbe anzi perché parlare di economia e turismo è sempre un discorso controverso. Specie in periodi di presunta ripresa come sono stati annunciati questi.
E poi infine restano le parole del ministro, del governo, di progetti pronti a dare lustro al paese ma per i quali appunto aspettiamo i fondi e come tutti sanno senza fondi non si inizia nulla (per intenderci lo stesso tipo di ritardi e intoppi dei superbonus nell'edilizia).
Il commissario Gentiloni da Bruxelles con la verve pacifica che da sempre lo distingue rassicura i connazionali, il ministro Fitto pure ma quest'ultima è una prassi ascoltata più e più volte e chi legge o ascolta rimane in attesa, un po' scagato dal caldo, dall'estate, un po' cupo per il passare del tempo senza vedere risultati.
Al bar l'idea è una e semplice: non arriva la terza rata ma la quarta? Bene, comunque di soldi in entrata si tratta, che arrivino, che si ricominci a fare camminare il paese, specie ora che il periodo storico evidenzia le difficoltà di Francia e Germania. Che arrivi una rata, due, che settembre incombe.
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