Spritz alla veneta e l'estate

"Sei qui, non sei al mare?"
Il cameriere senza un filo di barba sul viso sta preparando i due spritz rigorosamente alla veneta, vino bianco fermo ed acqua gassata.
"Son qui, son qui, dove vuoi che vada? È aumentato tutto."
"Hai ragione ma dicono che c'era il boom fra giugno e luglio, liberi tutti dopo le estati di restrizioni."
Agito la testa, la scrollo sarebbe più giusto dire. Mi ritornano in mente numeri e dati snocciolati come mantra ad inizio estate da tutti gli organi di stampa.
"Adesso però dicono altre cose, danno altri numeri, ben lontani da quelli di inizio estate. E non siamo neanche a Ferragosto."
Il cameriere dev'essere alla prima stagione dietro ad un bancone di un bar. Lo osservò divertito e parlo.
"Sembrava a parole una bella estate, ricca, piena, ed eravamo solo a giugno."
"Dicevano, scrivevano, urlavano che era finalmente una grande estate ma non ci hanno spiegato mai i numeri, come realmente sono."
Arrivano gli spritz con un cestino di rame contenente un sacchetto piccolo di patatine fritte, due ciotole e piccole di ceramica, una piena di olive ed una vuota.
Anche i bar di paese ormai hanno insita la cultura dell'apericena.
"Ci sono stato un paio di volte giù al mare questa estate. C'era gente si, famiglie per lo più, tanti stranieri."
Lo spritz è fresco, leggero. 
Brindiamo a noi due, all'estate, a questa ed a quelle passate. Per quelle che verranno ci sarà occasione.
"A luglio faceva troppo caldo ma i dati che ci hanno fatto leggere erano quelli di un vero e proprio boom. E proprio questo boom tanto decantato dopo gli anni del Covid deve aver fatto fare sogni di gloria un po' a tutti."
Il dito indice punta diretto verso il mio viso.
"Assolutamente, si. È proprio così. Ma sai cosa è successo? Che è rincarato tutto quando sulle strade si stava riversando buona parte dei connazionali e dei turisti da tutta Europa. Autostrade, mutui, denaro, bollette, voli aerei, generi alimentari, carburante. Perché? Tu lo sai?"
Bevo un goccio del mio spritz e rimango un po' in silenzio. No, non lo so il perché.
Però ha ragione lui che brandisce nell'aria fra di noi il suo dito indice inquisitorio.
"Non ne ho idea sai... all'inizio dello scorso anno, quel 2022 che ha fatto cadere il governo Draghi, gli aumenti di ogni cosa erano legati alla guerra fra Russia ed Ucraina. Ci poteva forse stare, poi le cose devono essere sfuggite un po' di mano a Bruxelles, a Roma, a Pechino, negli Usa. Ormai siamo appesi ai tavoli istituiti dal Governo per cercare di capirci qualcosa e girarci numeri un po' più favorevoli."
L'indice trema nervoso. Lo conosco e so che fra poco dirà la sua.
"Esatto! Tavoli e tavolini. Ma poi? Ti hai più saputo niente degli aumenti esagerati dei voli? Anche i low cost per le isole...ma ti pare? E il latte, il pane, la carne? Altro tavolo con questi signori della GDO, sai cos'è no?, niente. Sappiamo che ci sono i tavoli, sappiamo che le parti si incontrano ma poi? Mai che si giunga a qualcosa? O almeno che ci venga riferito."
Amen, mi viene da dire a bassa voce mentre il mio amico ordina al ragazzo dietro il bancobe un secondo giro.
"Il fatto è che non c'è chiarezza, non c'è mai stata. Perché ad esempio i mutui aumentano di un altro 0,25 %? Perché chi ha un tasso variabile che grava sul mutuo si trova a pagare da 400 a 600 euro di rata? Dai, perché la signora francese, la Lagarde, con la sua abbronzatura sempre presente, aumenta il costo del denaro mettendo in ginocchio tante famiglie?
Non c'è chiarezza neanche nel nostro governo. Li ascolti quando parlano? Sono i primi a non essere credibili..."
Nuovo giro di spritz alla veneta e olive.
"Non ci sono soldi dai, neanche più i turisti stranieri spendono come prima. Arrivano qui da noi nelle case prese in affitto con l'automobile farcita di generi di prima necessità come cibo, acqua, detersivi, detergenti. Tutto il necessario per ridurre al minimo le spese. E lo stesso facciamo noi italiani con la differenza che abbiamo ridotto i giorni di soggiorno; da una settimana a tre giorni, mai nel weekend e automobili piene di ogni cosa. La pizza se pizza deve essere solo nel cartone in appartamento, poco in pizzeria, meno che meno sotto l'ombrellone che l'ombrello vista mare costa come un'automobile."
Sorseggio e penso. Ci si lamenta dei turisti che fuggono da noi, che attraversano l'Adriatico per andare ad affittare un lettino ed un ombrellone sul littorale d'Albania.
Sorseggio e penso. Forse ci saranno i voli interni con prezzi bloccato ma solo per le isole maggiori, Sardegna e Sicilia, che però bruciano, spesso per colpa dell'uomo. E allora siccome andare in qualsiasi altro luogo della penisola costa troppo, anche il resto della penisola stessa brucia in questa estate che sembrava torrida ma si è bloccata sul più bello.
"E tutti i fondi di questo Pnrr tanto agognato? Dove sono? Arrivano? Sono arrivati? Sopra sai, i soldi che non si sa di e sono stati destinati che destinazione hanno preso? Io non lo so e tu? Da Roma ci dicono che arriveranno, ci saranno ma non arrivano e non ci sono. Mah..."
Lo esclama con molto amaro in bocca, glielo leggo negli occhi. Lo conosco.
Ha ragione. A fronte di tutti i rincari ci sono tante zone d'ombra, il senso che nulla sia destinato nel breve periodo a cambiare. 
Anche la tassazione sugli extraprofitti alle banche ci è stata annunciata dai ministri di questo governo in una conferenza stampa al limite del surreale e dell'imbarazzo. Nessuno ha spiegato in che cosa nei fatti questa tassazione si trasformi. Colpevole il silenzio del ministro Giorgetti.
"E non è ancora finita sai? Hanno appena iniziato a protestare i tassisti e settembre è alle porte, troppo. No, no, la vedo sempre peggio. Hai visto dopo la tassazione sui loro extraprofitti quanto hanno perso le banche? E da Roma nulla."
Si, settembre è vicino, troppo. Ferragosto è alle porte e vedremo in che misura questa estate peserà sulle nostre tasche.
"Dai, questi due giri li pago io, domani tocca a te."
Il ragazzino sorride, il mio amico ripone l'indice inquisitore. 


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