Vorrei essere capace di diventare come lui; di attraversare il tempo osservandolo con occhi discreti e curiosi. Azzurri, cerulei e i capelli ora bianchi sempre in ordine, i capelli sempre pettinati che nel taschino dei pantaloni c'è sempre nascosto un pettine di osso. Il sorriso gentile e timido sempre pronto" che sorridere alle persone non fa mai male". Vorrei avere sempre un lapis rosso nella tasca dei pantaloni, di quelli che devi tagliare per fare la punta per poter disegnare sui muri. O un metro di legno pieghevole, che diventa spada, che diventa canna da pesca per pesci invisibili. Vorrei le mani forti come le sue anche se il tempo le ha rese in parte immobili. Essere parte e vita del paese dove vivo, dove tutti mi conoscono e mi salutano. La mattina come la sera. Vorrei diventare "grande" come lui, che per lavoro costruiva case, col sorriso e col rispetto. Anche se pioveva, se il sole cuoceva, se la nebbia entrava nelle ossa. Vorrei essere come lui, il mio papà. Mario.
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