Agosto tempo di vacanze, festivi a metà settimana, foto da dentro fiumi, laghi, boschi, litorali.
Luoghi di vacanza. Lungo tutta la Penisola, punti di forza del paese, ex Bel Paese ormai. Tempo di abbronzature, canzoni, foto ricordo, invasioni di turisti da ogni angolo del mondo nuovamente attirati dalle bellezze italiane dopo la pandemia, visitatori interessati del nostro paese, nonostante "Open to Meraviglia", il suo pozzo senza fondo e le polemiche che ne sono nate.
La meraviglia è sempre negli occhi di chi guarda però, in questo caso degli operatori che hanno cantato vittoria a giugno quando il caldo registrava temperature pericolosamente verso l'alto senza vederne la fine, poi hanno registrato un piccolo calo di presenze dovuto all'inversione climatica che per un breve lasso di tempo ha investito l'Italia.
Sparito in breve tempo sia chiaro, che oggi che siamo a sole quattro settimane dall'autunno le temperature puntano verso l'alto senza tregua. Nuovamente.
In mezzo le polemiche per i costi aumentati di tutto quello che poteva aumentare, materie prime e non, foro di scontrini urlanti vendetta ma che in fondo era meglio non pubblicare e chiedere semplicemente lumi al titolare dell'esercizio. Potere dei social? Certo, senza dubbio alcuno.
Colpa anche del momento storico purtroppo; un momento storico che ha ampliato la forbici fra chi poteva permettersi qualcosa in più e chi non ne ha la possibilità, chi arranca "da stipendio a stipendio". Una situazione economica non facile, difficile da gestire (ad onor del vero anche prima di questo governo perchè la situazione economica del paese sembra davvero essere bipartisan) e da accettare.
E quando i social rimandano foto di mari cristallini, boschi rigogliosi, chi non può farne parte esaspera il proprio risentimento colpendo quello che può. Ed ecco il rancore per uno scontrino un pò troppo elevato, voci non presenti magari nei menù cartacei, men che meno in quelli che si scaricano con un banale QR code.
Il bailamme che ne esce poi travolge come un'onda lunga tutte le parti in causa, eternamente divisi fra pro e contro, anche senza avere il polso della situazione.
Mentre le temperature aumentano, trascinate prima da Caronte ora da Nerone nessuno analizza come sia stata davvero questa estate; ricca di turisti si, vero. Specie nelle città d'arte grandi e piccole. Ricca di turisti anche d'oltreoceano, verissimo, trascinati in località anche sconosciute dalla forza del cinema che sta riscoprendo anche ad Hollywood il nostro paese, Bene, alberghi pieni...spiagge affollate... un pò meno bene ma qui la questione va guardata da dentro, nel dettaglio.
Gli alberghi hanno registrato il tutto esaurito perchè anche in vacanza sopravvive la voglia d'arte, di spostarsi per un concerto, un Palio. Questo però è il cosiddetto turismo "mordi e fuggi", quello che rimane tre giorni e poi va via, libera la camera per altri turisti "mordi e fuggi". E se la struttura ricettiva interessata fosse un appartamento, un B&B? I giorni di permanenza statistiche alla mano sarebbero gli stessi con una forte ripercussione negativa sulle attività di ristorazione dei luoghi di soggiorno perchè (sempre con testimonianza diretta del mondo social) chi pernotta si sposta con bagagliai pieni di ogni tipo di derrata alimentare e prodotti per l'igiene personale e della casa.
Si obietta che non è possibile affrontare stagioni turistiche con questa tipologia di turisti e forse si può essere d'accordo a patto d'aver vissuto in prima persona stagioni turistiche in qualsiasi località. Vero, ma nessuno si chiede perchè il turista arriva nei luoghi indicati dalla Venere di "Open to Meraviglia" (per altro con soldi pubblici usati in modo un pò naif visto la presenza di località estere fra le nostre meraviglie...) rifornito di tutto punto e con un budget di spesa limitato a poco o niente.
Perchè come detto spesso si vive "da stipendio a stipendio" e in alcune località i prodotti che nei luoghi di residenza hanno subito durante il 2023 un considerevole aumento nei luoghi di vacanza sono rincarati ulteriormente a spregio delle considerazioni fatte sul costo della vita, stipendio, ecc, ecc...
Chiaro che soprattutto fra i connazionali il malcontento per questa situazione si noti di più.
Rincari che toccano vette a volte incomprensibili visto il listino prezzi degli stabilimenti balneari e dei vari regolamenti più o meno ferrei in essi applicati. Discorso ampio, ad ampio spettro sociale e politico, facilmente politicizzabile specie ora ma da affrontare con una certa velocità perchè il momento lo richiede.
Si dovrebbe partire dalle concessioni demaniali riguardo agli stabilimenti, l'uso privato del litorale demaniale, del costo che i balneari pagano annualmente allo Stato (sull'ordine delle decine di migliaia di euro) e di quanto sono i ricavi a fronte di tali costi. Si dovrebbe parlare chiedendo perchè non vengano fatte nuove gare d'appalto in sostituzione di situazioni attuali che hanno carattere quasi eredetario. E dei divieti per i bagnanti sovvenuti durante la stagione...Questo però è un altro discorso, da affrontare da solo perchè va spiegato bene a chi legge, a chi fa le leggi, a chi li gestisce, soprattutto a chi ne usufruisce.
Sarà ricordata come l'estate di "Open to Meraviglia", degli scontrini, dei turisti maleducati e dalla penna facile, dalla politica in sottofondo, del lavoro che manca, che non si trova, delle inchieste giornalistiche, dei ministri che si autopubblicizzano, dei rincari, dei tanti rincari.
Un'estate italiana, peggio delle altre però.
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