Quando smetti di pensare

Puoi essere steso al sole della Gallura, rilassato, in vacanza senza pensare ad altro. Puoi non pensare a nulla perché sei in vacanza in uno di quei resort dove paghi tutti i servizi per non pensare a nulla e goderti i quindici giorni di meritato riposo.
Uno di quei posti "ideali" da dépliant, con le foto patinate a farti venir voglia di andarci e non tornare più.
Ci sono manager come te, famiglie normali, ristoranti, animazione, il sole della Sardegna, agosto che sta per finire. Bene, tutti bello, il personale ti accoglie, sorride, lavora e questo ultimo aspetto non deve mai sfuggire. Chi ti accoglie sta lavorando.
Per le tue vacanze, perché tu non debba pensare a nulla. Ci riescono. Ci riescono?
Forse, perché un alcune catene succede che tu sei al buffet e provi a non pensare a nulla se non al cornetto dolce o salato e fra i piatti di portata, le cloche, i piattini di frutta e dolci trovi stesa davanti a te una donna, una donna, una ragazza ,in costume che vive e respira come te che stai scegliendo il tuo cornetto. Ricoperta di cioccolato come fosse una stoviglia del buffet.
Palese il fatto che se tu turista hai giustamente il diritto di non pensare, chi ti accoglie e organizza il tuo riposo non dovrebbe smettere mai di farlo. E invece...
Invece smettono di farlo, inventano scene da medioevo, offensive per la ragazza in primis e anche per chi è ospite, è lì per non pensare. 
Ci si dimentica di essere in ferie, si scattano foto e si postano sui social, si commentano, si urla allo scandalo perché anche questo ultimo gesto in un'estate davvero drammatica per il mondo femminile è troppo; si è passati il limite.
Gli uffici stampa si sono adoperati per giustificare, quantomeno contenere, l'accaduto ma non sembra oggettivamente facile né da contenere, né da giustificare. 
Il mondo social, quello popolare e anche quello politico si è indignato, la proprietà del resort anche.
Chi ha sbagliato sicuramente c'è, chi ne era a conoscenza anche. Si spera vengano presi i giusti provvedimenti, che nessun'altra ragazza venga usata come stoviglia, cosa indigesta pure da scrivere oltreché da accettare. 
È un'estate difficile per le donne, una di quelle in cui da uomo ti chiedi cosa sia potuto andare male nell'educazione degli altri.

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