Correre

Correre.
Camminare in fretta, attraversare, percorrere. Direttamente dal dizionario.
Lo puoi fare in tanti modi, lo puoi fare metaforicamente e il verbo lo puoi utilizzare per spronare.
Lo puoi benissimo usare anche quando sei la premier di uno stato, quello italiano in questo caso, e sei appena uscita dai paddock del circuito di Monza, Gran Premio di F1, a due passi due dalla lacustre Cernobbio e il suo meeting Ambrosetti (forum economico internazionale che dal 1975 si tiene nella prestigiosa cornice del Lago di Como). Probabilmente la sfilata di buona parte dei ministri della repubblica nel paddock (dalla premier al ministro dell'interno, del lavoro, delle riforme istituzionali... Il ministro delle infrastrutture invece ha scelto il red carpet cinematografico di Venezia, forse più attinente al ruolo che cerca di interpretare) e lo stretto contatto coi fumi della benzina ha inebriatoi rappresenti dell'Esecutivo al punto da esternare quasi gioiosi che dobbiamo correre per superare crisi varie, aumenti altrettanto vari, autunni caldi. Correre forse a voler scappare? Il dubbio oggettivamente rimane a galleggiare nell'aria.
Ed è un dubbio che forse arrovella i pensieri notturni e diurni di chi ha votato questo governo.
Correre contiene il senso un'azione veloce, magari mirata, un intervento rapido, risolutivo ma qui non se ne vedono molti. 
Come può correre un paese che ed salire la conta delle morti bianche ogni giorno che passa quasi che il lavoro e la sua sicurezza (dall'ufficio alla fabbrica sia chiaro) fossero temi solo virtuali e non tristemente reali, che vede cadere vittime di una giustizia in questi casi troppo macchinosa e lenta donne indifese, impaurite, lasciate a volte troppo sole?
Come può correre un paese che non ha e non da istruzione ai propri figli se non dopo quando tutto è accaduto e le vittime vengono abbandonate? Si corre ai rimedi con tempi sbagliati in questo caso ma per anni l'istruzione anche sessuale dei nostri figli nelle scuole è rimasta un tabù (chi veleggia verso i 50 ricorderà la levata di scudi dell'allora ministro dell'istruzione, poi sindaco di una città del sud, contro la campagna di sensibilizzazione mirata a contrastare la dilagante Aids), vietato anche a chi l'istruzione ai nostri figli sognava di darla libera da vincoli.
Come può correre un paese che osteggia l'accoglienza e non aiuta i connazionali che in tre anni hanno visto la propria situazione economica franare senza poter fare nulla, che rattoppa il dissesto idrogeologico del territorio con leggi e leggini fatte e firmate sul momento e non prima.
Non basta correre, ecco di nuovo il termine, sul posto quando la cronaca diventa nera, fare due scatti e tornare a Roma che tanto i quartieri e le città in difficoltà in qualche modo se la caveranno. Non basta apparire occorre fare, questa volta si, di corsa. 
Non si può correre se il primo anno di governo ha il colore rosso nel bilancio per le cose non fatte, per l'inadeguatezza dei rappresentanti scelti, per i magheggi fatti ad hoc per salvare quella determinata azienda e non mille altre più piccole composte da artigiani onesti.
Non basta correre a togliere a tutti il reddito di cittadinanza senza garantire a chi ne ha effettivamente bisogno il necessario aiuto (qui l'errore arriva dai governi precedenti, come per altre situazioni non meno colpevoli di quello ora in carica) se rimangono invariate le accise, il gas aumenta, il carrello della spesa impazzisce. Non basta urlare ai quattro venti che non sbarcherà più nessuno (ma non sarebbe questo il male maggiore se poi ci fossero norme e modalità più chiare e univoche con la UE in tema di accoglienza) e registrare al contempo tristi record di sbarchi. 
Come può un paese correre ascoltando le dichiarazioni dei vari ministri farsi raccolta di strafalcioni, figuracce, frasi fatte e ripetute a mala maniera.
Le risposte forse le avremmo noi elettori ma temo che cambiando lato dell'emiciclo il risultato oggi non cambierebbe. 
Ecco, facciamo le foto al paddock, ascoltiamo l'inno poi tutto amici come prima, senza rilasciare ai vari microfoni frasi ad effetto.
A proposito, a Cernobbio il ministro per l'economia Giorgetti ha descritto un quadro non positivo di quel che sarà la manovra autunnale e la ricaduta sugli italiani e curiosamente era uno dei pochi a non sfilare al Gran Premio: disinteresse o punizione?

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