Inizio d'anno

Sembra quasi che il 2024 non voglia staccarsi dal 2023, che a sua volta era iniziato sulla falsariga dell'anno precedente. E il discorso potremmo allargarlo ad ogni singolo inizio anno fin qui celebrato e vissuto.
Agli inizi della seconda decade del nuovo millennio bruciava l'Australia, soffiavano feroci venti di guerra fra gli Stati Uniti di Trump e l'Iran degli Ayatollah alimentati dai droni, dalle bombe, dalle morti eccellenti e dalle dichiarazioni di fuocodi entrambi gli sciagurati protagonisti. La scintilla fu la morte del generale Soleimani, Guardia della Rivoluzione, collegamento iraniano con gli Hezbollah di Libano e Gaza, colpito all'aeroporto di Baghdad da un drone a stelle e strisce. Mentre agli antipodi del mondo l'Australia bruciava (milioni di ettari di vegetazione bruciati e milioni di animali scomparsi) le schermaglie fra Teheran e Trump sono miracolosamente rientrate forse perché, allora, trascinarsi in un nuovo conflitto sarebbe stato ancora più tragico.
E l'anno, correva l'anno 2020 si rivelò mortalmente più tragico con la pandemia di Covid partita da qualche in Cina e giunta in ogni angolo del mondo a colpire e a stravolgere le vite; pandemia che fino ad oggi colpisce sia pure con effetti non più drammatici. 
Non che l'anno dopo sia iniziato meglio, anzi.
Con la pandemia ancora ben presente, con i no vax e i complottisti in azione in tutto il mondo l'anno si apre con la certificazione dell'esecuzione di Biden a nuovo presidente Usa. Il giorno dell'Epifania fra i fuochi pagani accesi nelle campagne italiane per capire che anno sarà le immagini che scorrono in TV parlano del Campidoglio a Washington preso d'assalto da pseudo sostenitori dello sconfitto Trump armati di bandiere, birre, copricapi cornuti e bandiera a stelle e strisce. Per l'incitamento alla rivolta di Trump nell'assalto moriranno cinque persone e per il magnate arriverà una delle tante incriminazioni da parte della Giustizia Usa.
Fra gli altri sarà l'anno in cui manderemo su Marte la sonda Perseverante ma vedremmo bloccato il 12 % del traffico marittimo a Suez, Egitto, a causa di una nave, la Ever Given, rimasta incagliata in fase di manovra.
È anche l'anno in cui l'Occidente riporta nel Medioevo l'Afghanistan, riconsegnandolo ai Talebani.
Il '22 forse poteva essere migliore, senza dubbio. 
Lo iniziamo con la rielezione a Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella (e in tutta onestà scelta migliore non poteva essere fatta) ma appena il tempo di passare gennaio, le restrizioni meno severe per contenere la pandemia, che febbraio fa soffiare nuovi venti di guerra sul mondo. Questa volta non in lontani paesi dai nomi esotici (paesi instabili sono anche oggi buona parte dei paesi mediorientali, delle ex repubbliche sovietiche, paesi dell'Africa subsahariana e centrale ad esempio) ma dalla vecchia Europa, dal suo confine orientale. 
Venti di guerra figli di dispute decennali oramai, mai sopite e sempre circoscritte al rango di "schermaglie".
In breve la Russia di Putin decide di invadere e bombardare l'indipendente Ucraina nel mese di febbraio, sconvolgendo la geografia geofisica del paese, scombussolando gli equilibri economici e politici del mondo. Anche nel 2024, verso quindi il secondo anniversario dell'inizio di quella che a Mosca e dintorni dove a essere una "Operazione Speciale", una scia di morte e disperazione per la quale si fatica a vedere la fine.
È anche l'anno della morte della regina Elisabetta II, per molti sudditi britannici vista la longevità del regno, l'unica regina vista e vissuta e dell'iraniana Masha Amini, uccisa dal regime solo per il suo voler essere libera. Dopo di lei cadranno altre centinaia di persone, vittime della violenza della polizia iraniana ma nessuna protesta cesserà.
L'anno finisce in Qatar con i più controversi e disumani mondiali di calcio, figli delle mazzette intascate dai vertici Fifa; neanche lo sport è immune ad un certo sistema.
Nel 2023 Lula è nuovamente eletto presidente del Brasile. Non è d'accordo il presidente uscente Jair Bolsonaro (discutibile espressione di imprenditore prestato male alla politica) che invita i suoi sostenitori ad invadere il Congresso Nazionale per impedire l'insediamento di Lula. Questa volta non morirà nessuno e Bolsonaro troverà accoglienza un po' più a nord del suo paese; ricorda qualcuno i cui tratti in comune sono tanti e tutti sbagliati.
È l'anno in cui l'Oms dichiara la fine della pandemia di Covid (tutt'ora ben presente ma decisamente più gestibile; la speranza è che i protocolli di emergenza siano stati aggiornati e non sia ancora fermi alla pandemia di Ebola) e che il Regno Unito incoroni un nuovo re, re Carlo III finalmente monarca.
È l'anno delle esplosioni, dei missili intelligenti (come si può definire un missile intelligente?), dei disastri ambientali provocati dall'uomo (la diga fatta esplodere sul fiume Dnepr dai russi) o dalla natura (in Libia a seguito di una terremoto).
Il Medio Oriente si infiamma nuovamente e dopo il 7 ottobre (attacco di Hamas ad un rave party di giovani israeliani ed assalti ai kibbutz vicino il confine; raid terminato con morti e rapiti) Israele lancia una vera e propria missione distruttiva contro Hamas e i suoi vertici, invisibili occupanti della Striscia di Gaza, ora una immenso cumulo di macerie e cadaveri.
È l'anno delle elezioni in Argentina in cui si può fare campagna elettorale, e vincere, promettendo di tagliare ogni cosa armati di motosega e privi di un pettine. Vince Milei, attenti quindi a Milei, un po' troppo sopra le righe anche per un paese sudamericano.
L'anno finisce per lasciar spazio al 2024 che dopo tre giorni non smette di essere come l'anno precedente; il Giappone trema drammaticamente riportandoci ai giorni bui di Fukuoka (terremoto e sversamento in mare di acqua radioattiva dalla centrale nucleare nel 2005), in Ucraina e in Russia continua lo scambio di lanci di missili e morti in una "Operazione Speciale" che sembra non finire mai. Israele continua la sua opera distruttrice di tutta la Striscia di Gaza o di quel che ne rimane ormai, in Iran alle commemorazioni il 3 gennaio della morte del generale Soleimani per due bombe fatte esplodere in tempi diversi muoiono 200 persone ed inizia il gran valzer delle accuse: Iran contro Usa contro Israele contro Hamas contro Isis. Nessuno sa, nessuno ha visto e sono solo i primi giorni dell'anno.
In Italia?
Si sparano i botti a Capodanno, il primo si fa la cinta dei morti e dei feriti, i deputati viaggiano armati e non sanno come possa partire all'improvviso un colpo di pistola, il Presidente Mattarella sembra sempre più solo, assistiamo impassibili all'aumento di tutto quanto possibile attorno a noi e si, il 5 gennaio ripartono i saldi.

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