E dopo uno scambio di accuse via post, nuovo e a quanto pare unico mezzo di comunicazione superpartes, a sorpresa il governo trova l'intesa fra maggioranza ed opposizione. L'intesa sul cessate il fuoco in Israele e Striscia di Gaza. Quasi a sorpresa per come ci si era arrivati.
Sono state forse le parole di un ministro senza dubbio importante, "pesante", a spingere premier ed opposizione a telefonarti, chiarirsi e agire di conseguenza.
Forse tutti consci che un argomento sensibile come questo che riguarda la nostra politica estera, nei confronti di un paese importante per le nostre strategie geopolitiche non può essere lasciato sulle spalle di chi canta. Ecco, il Festival tanto vituperato (anno dopo anno) a sorpresa ha portato ad un risultato sorprendente, a quell'unità di intenti che non può che fare bene al paese.
L'Italia chiede da sempre il cessate il fuoco, due stati, la fine di tutte le ostilità (al netto di quanto sta succedendo dal 7 ottobre 2023 nella Striscia c'è da risolvere in via definitiva il problema Hamas) e da ieri lo chiede da tutte le componenti il Parlamento.
Ci ritroviamo vicino alle posizioni degli Stati Uniti, vicini a quel Biden apertamente infastidito dalla politica di guerra di Netanyahu, consci di essere per gli stessi Usa e per l'Europa un paese fondamentale per gli equilibri nel Mediterraneo.
Una sensibilità nuova, rinnovata, quantomeno nella politica estera del paese che può fare ben sperare anche per la gestione politica delle faccende interne.
Se telefonando ... basta poco.
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