Voti e farse

Non succederà mai.
E tutto lo lascia pensare, purtroppo. Nonostante a Mosca, San Pietroburgo, Siberia alle 12 in punto ci sia stata la protesta pacifica e silenziosa degli elettori. Code pacifiche e silenziose ai seggi che hanno protestato contro lo Zar russo. Code pacifiche e silenziose ad onorare soprattutto Navalny, rivale troppo forte per lo stesso Zar che ha dovuto eliminarlo per poter dire di essere ancora il solo Zar possibile.
Eppure le code fuori dalle ambasciate russe in giro per il mondo (a Berlino sfidando senza paura le autorità che avrebbero potuto arrestarla ha votato anche la vedova di Navalny) dicono che l'opposizione c'è, l'opposizione al potere assoluto di Putin c'è e non è neanche una minoranza. 
Una minoranza silenziosa che cozza con l'opposizione che la storia russa ci insegna; minoranze che rimangono tali, oppositori che hanno rovesciato il potere di Mosca solo ed esclusivamente con le armi, marciando contro il potere.
Nulla oggi lascia intravedere uno spiraglio di rivolta, di caduta dello Zar. Non sarà l'Occidente, non sarà la Cina, non sarà nulla.
L'opposizione c'è ed è tanta e silenziosa anche quando il risultato è scontato da mesi, anche quando non ci sono rivali che non siano filogovernativi.
Il problema forse nella Russia di oggi è che è paradossalmente solo Putin a garantire ai russi una specie di tranquillità interna dopo l'inizio della guerra in Ucraina. 
Ad elezioni chiuse il discorso del rieletto Zar è stato incentrato su unità, unione e futuro. C'è ancora una parte di Russia che lo appoggia (le dichiarazioni davanti ai vari seggi delle ambasciate lo dimostrano), che approva il modus operandi del Potere. 
Basta vedere le immagini dai seggi: soldati che entrano nella cabine elettorali per assicurarsi che il voto sia quello giusto. Elettori costretti a fotografare il voto e mostrarlo ai capi. Qualcuno ha alzato il capo, la voce, incendiando urne, colorando le schede ma il risultato era già scritto da tempo. 
Forse noi occidentali pensiamo che nessuno in Russia sappia quello che avviene al Cremlino e dintorni, realisticamente rifiutiamo di pensare che sappiano cosa accade e che a loro serve per rafforzare le proprie convinzioni.
Non succederà mai, esattamente come dichiarato da Putin, che oggi qualcuno scalfisca il potere in Russia. 



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