Alla ricerca dell'Europa

Che Europa votiamo?
Un solo stato, un unico grande stato capace di accogliere tutti salvo poi ritrovarsi sulla riva da soli? Un solo esercito, ora con una guerra alle porte che si trascina ormai da un biennio? Una sola economia, senza unità di intenti sul patto di stabilità, dove paesi leader decidono comunque per la loro sola economia ignorando l'Unione?
E chi votiamo? 
Chi può ssere in grado di rappresentarci davvero? Ovvero, chi è quel candidato che davvero spicca sugli altri? 
Destra o Sinistra hanno il riconoscimento reciproco dell'avversario, almeno a parole, nei comunicati stampa, ma palesemente non hanno la capacità di primeggiare senza se e senza ma sul rivale. 
Giorgia Meloni è solo Giorgia in questa campagna elettorale, mossa acchiappa voti urlata ai microfoni, Elly Schlein ribadisce l'uso del nome e del cognome senza aggiungere altri contenuti e altre idee che non siano quelle del "loro no ma noi si", abbastanza per allontanare ancora un po' l'elettore di sinistra (sinistra capace di litigare anche su chi paga il caffè...).
Poi chi c'è? La Lega che candida un generale, uno che scrive e dice quel che pensa senza filtri e che altrettanto senza filtri può piacere o meno ma che al tempo stesso è candidato personalmente dal segretario leghista senza consenso della base, senza consultarsi con quei collaboratori che è alla base di ogni rapporto umano e professionale per altro. Mossa che ha creato una spaccatura all'interno dello stesso partito.
E gli altri? Tutti gli altri? 
Parlano per slogan inserendo richiami alla transizione green, ai piani di sviluppo per i giovani, per l'economia dell'Unione Europea senza proporre un progetto, un piano politico chiaro, preciso, che rappresenti l'idea del partito. 
Mancando la necessaria chiarezza che ha sempre rappresentato un punto cardine di ogni campagna elettorale, politica, europea, comunale.
Ora non è così basti vedere la baraonda e le lungaggini per raccogliere candidati, scegliere simboli e slogan.
L'impressione di oggi è che vincerà queste elezioni l'assenteismo, sia quello degli elettori di mezza età e quelli più giovani.
Saranno elezioni, almeno in Italia, dal valore più politico nazionale che europee, secondo step di giudizio per governo e opposizione.
Giorgia o Elly Schlein o Vannacci o Renzi o Calenda?
Già leggerli così...

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