Patto Atlantico poco chiaro

E se Stoltenberg, segreterio generale della Nato, sbagliasse?
C'è davvero la necessità di usare armi occidentali per obiettivi russi? C'è davvero il rischio vicino di entrare di fatto in quella che ormai è una Terza Guerra Mondiale?
Il nostro paese, di destra o di sinistra, è su posizioni diverse da quelle americane, anzi espandendo un po' di più l'argomento e gli orizzonti, l'Italia nei confronti della guerra, quella in Ucraina e quella in Medio Oriente, è per la pace. Quasi non importa chi vince o chi perde, conta solo la pace e dopo l'uscita di Stoltenberg tutto il fronte politico è compatto e contrario all'uso delle armi occidentali per colpire obiettivi russi. Russia che per inciso in questi giorni ha ripreso a bombardare le città ucraine con la stessa intensità dei primi giorni di conflitto.
All'interno dell'Europa sono Francia soprattutto e Germania che spingono per l'invio di armi e uomini sul fronte orientale. Cercano un consenso che il resto del continente non è disposto a concedere per il rischio purtroppo 
vicino di trovarsi immischiati in un conflitto globale "sulla porta di casa".
Nel nostro paese tutto il fronte della maggioranza del nostro governo è contrario, così come l'opposizione e sembra quasi un miracolo americano l'aver compattato tutte le forze politiche ad un passo dalle elezioni europee che hanno assunto un significato di giudizio sull'operato dei vari governi. A quelli dell'Unione Europea si aggiunge la Gran Bretagna per la quale Sunak ha indetto elezioni anticipate influenzate anch'esse dal conflitto ucraino.
L'orientamento politico del nostro governo è per aiutare l'Ucraina a difendersi dall'invasione ma al tempo stesso lavorare anche per evitare una escalation peggiore del conflitto. Per questo ci sarà bisogno alla prossima conferenza per la pace di parlare a nome dell'Europa unita, di parlare ad una voce sola e non più come tanti stati diversi facenti parte di un continente. 
Anche perché ci sono tanti punti da chiarire in questa proposta si Stoltenberg fuori dal protocollo Nato. 
L'Ucraina non fa ancora parte del Patto Atlantico, molti paesi forniscono supporto oltre che economico anche militare a Kiev ma con accordi precisi nel loro impiego. 
L'uscita di Stoltenberg quindi più che rafforzare la posizione ucraina destabilizza il continente.

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