Tempo di offerte

Un pensiero veloce prima che inizi la stagione dei saldi estivi, occasione che negli anni forse ha perso il suo senso originario; aumentare con la quattordicesima mensilità il potere di spesa del comune cittadino con offerte apparentemente vantaggiose nel mondo retail e gdo (elettrodomestici, abbigliamento, libri). Peccato che realisticamente le offerte non siano così vantaggiose e le novità in saldo non così nuove e non salde e soprattutto cadano in un periodo in cui l'italiano medio pensa alla gestione di casa, famiglia, lavoro e con quel che resta cerca di organizzarsi per godere di un meritato periodo di ferie (anche se il meteo quest'anno è piuttosto ostile).
Il pensiero veloce però è per il Governo in carica che superate le varie tappe elettorali, amministrative ed europee, tutto sommato in pareggio inaugura la stagione estiva con dei saldi un po' particolari che di fatto tolgono all'Italia degli asset piuttosto importanti e peculiari. Ita Airways figlia sofferta e sofferente di quell'Alitalia un tempo orgogliosa compagnia di bandiera aeronautica poi scivolata via via in un colossale buco nero finanziario. Bene, con i saldi estivi evidentemente il Governo ha pensato bene di cedere quello che comunemente può essere etichettato come "morto di magazzino" ai tedeschi di Lufthansa, lesti ad approfitta di un prezzo di saldo. Giorgetti, ministro dell'Economia plaude al successo dell'operazione (che vedrà ridimensionati voli e slot settimanali in partenza dal nostro paese) volendo convincere l'italiano medio, in ferie o pronto per i saldi quindi disinteressato a quel che avviene a Roma e zone limitrofe, che da ora in poi non si pagheranno più tasse per "salvare Alitalia". Operazione realisticamente così? Ci sono precedenti in questo senso non esattamente incoraggianti senza voler appesantire l'argomento con i nodi ancora da sciogliere in senno alle eventuali assunzioni dei vecchi dipendenti Alitalia.
In tempo di saldi il ministero dell'Economia ha svenduto un altro pezzo tricolore, quella Tim, industria strategica per le comunicazioni nel paese, altro buco nero finanziario che le strategie del ministero sembrano aver tolto dalle tasche degli italiani. In questa nuova Tim che sarà guidata dall'ex ad delle ferrovie Ferraris la propietà è un grovigli di fondi americani, canadesi ed emiantinia rimarcare che la globalizzazione è un discorso per pochi. La cifra sul tavole è enorme come enorme era il debito di Tim. Per la nuova proprietà non sarà comunque un percorso in discesa essendo la principale azionista, i francesi Vivendi, in causa con la società per la cessione della rete. E restano i dubbi leciti su come gestire l'incredibile numero di servizi Tim e l'altrettanto numero di dipendenti in carico. 
Giorgetti e il Governo brindano, senz'altro un bel colpo per alleggerire il conto da pagare a carico dello stato ma sia in Tim che in Ita Airways rimango in sospeso molti argomenti delicati, a livello societsrio e sociale, che non possono essere ceduti e dimenticati tanto facilmente.
È tempo di saldi, offerte, black Friday per dirla come il M5S, svendite di Governo. 
Si, giusto il tempo di brindare e chiudere per ferie.

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