Echi dal passato

Sotto un violento nubifragio capitolino il Ministro si è recato nella sua personalissima Canossa per cercare di salvare in un colpo solo poltrona, carriera. A richiamarlo a Palazzo Chigi la stessa Presidente del Consiglio.
Un altro grattacapo per la premier che scuote il suo governo, in carica da ottobre 2022. Un governo che ha ampiamente dimostrato in passato di contenere in se alcuni individui, ministri in questo caso, piuttosto improponibili. Fuori luogo verrebbe da dire.
Nell'esecutivo si sono susseguiti episodi, dichiarazioni, gaffes di varia natura, dai vari dicasteri, ognuno però a modo suo si è rivelato una piccola spia per la Presidente. Quella spia che ti può aprire una voragine sotto i piedi in momenti topici della legislatura, esponendoti agli attacchi e alle polemiche.
Oggi come oggi questo governo è riuscito a rimediare ad alcune cadute piuttosto pesanti, quelle capaci di spostare voti, portando l'esecutivo alla pausa estiva e alla ripresa settembrina (in agenda ci sono la legge di bilancio e l'eventuale nomina italiana in una delle Commissioni in senno alla UE) con una relativa tranquillità. 
Succede però che ci sia sempre qualcuno o qualcosa che va a creare un problema nuovo.
E regalando a noi italiani quel pizzico di gossip che mancava dai tempi del famoso Cavaliere, anche se forse non è questo il caso.
Succede che un particolare ministro, non nuovo in verità a gaffes particolarmente riuscite, entri in rotta di collisione con una collaboratrice, che forse collaboratrice non è, troppo leggera nel divulgare documenti e altre informazioni altrimenti destinate a rimanere all'interno di Palazzo Chigi.
In dieci giorni sul povero ministro cade la stessa quantità di pioggia fredda che è caduta sulla capitale ieri. La stampa si sa su questo tipo di gossip si muove con la stessa voracità di un branco di squali a maggior ragione se una delle due parti in causa appare tutt'altro che restia a comunicare, esternare a mezzo della stessa stampa o peggio, a mezzo social, che in certi casi specifichi sono più deleteri che utili.
Succede che vengono rese pubbliche note spese, veline, programmi per eventi di prossimo svolgimento e soprattutto vengano resi noti incarichi che ancora non sono incarichi, che ancora non si è neppure pensato di rendere effettivi.
Prima del diluvio capitolino e della sua personale Canossa il Ministro ha più volte ribadito che la presunta collaboratrice non fosse tale, che forse è vero si, ha viaggiato con noi ma ha pagato di tasca propria sempre. E poi, scusate, anche altri Ministri usano fare così, venendo accompagnati da persone estranee alla politica o al vertice. 
Questa è una notizia che non è neanche così negativa per noi elettori visto che ci propone come accompagnatori dei vari Ministri "on tour"...
La stampa chiede spiegazioni, l'opposizione la più scontata delle cose ovvero le dimissioni del Ministro naturalmente mai davvero prese in considerazione, la Presidente chiede spiegazioni e certezze.
Succede ancora che nessuno spiega il perchè la presunta collaboratrice posti sui propri social foto con il Ministro e lo staff in musei, eventi, appuntamenti marchiati G7 a Pompei, Milano, Roma, "in tutti i luoghi, in tutti i laghi" a smentire apertamente il Ministro.
La pioggia caduta sulla Canossa capitolina ha tolto solo in parte le zone d'ombra dalla situazione. L'impressione, visto che poco dopo il colloquio di Palazzo Chigi la presunta collaboratrice ha postato altri documenti sui propri social, è che non finirà nel breve periodo e che il Ministro sia con una fiducia a tempo. 
Resta l'eco di un ricordo di altri tempi, altre legislature...



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