Un po' spie un po' spiati.
Un paese praticamente diviso a metà fra chi spia nel silenzio e chi nello stesso silenzio viene spiato.
C'è qualcuno forse che trama nell'ombra per un disegno superiore sulla falsariga della Loggia P2 (citazione storica da usare ad esempio, priva di legami con l'attualità)?
Sicuramente, sicuramentei fili di chi spia li tira chi ha un forte interesse nel leggere tabulati di numeri e numerini di persone pubbliche, personalità private, intrattenitori ed imprenditori.
All'apparenza all'inizio fu qualcosa di simile a voyeurismo di alto livello; col passare dei giorni però è venuta a galla quella enorme zona d'ombra che tesse trame anonime per interesse terzi sicuramente, altrettanto sicuramente per ottenere il massimo risultato utile.
Ma chi trama alle spalle di tutti? Chi ci spia?
Chi spia chi?
Dossier, dossieraggi allegati, hacker prezzolati, fuga di notizie. La settimana l'abbiamo chiusa con gli stessi termini messi su tutti gli organi di stampa e la iniziamo alla stessa maniera, solo un po' disorientati dall'affaire Maxxi-Giuli (ma è un altro discorso e dopo la tanto attesa messa in onda del servizio televisivo all'origine della questione lo stesso problema sembra rientrato).
Spie e spioni quindi.
Server istituzionali, privati, Asl, spid, report su figli di e personalità in ordine sparso. Indirizzi mail delle alte cariche dello stato.
5mila euro per dossier hackerati, per girare a chiunque dati privati a chiunque. Quanto spendi, come spendi, che password usi?
Vittime di questi accessi abusivi migliaia di persone, diversissime e distanti fra loro.
E dall'ombra del mondo web, il blu profondo, emergono nomi inquietanti come Trojan (virus truffa che come il cavallo di Troia in se nasconde mille altri virus e agganci per chi spia), Equalize (nome che ricorda una consolle per dj set ma che in realtà raggruppa una sessantina ad oggi di persone pronte ad usare tutti i mezzi e conoscenze informatiche a disposizione per un piano di eversione ed estorsione più preoccupante di quello che sembra).
Con Equalize pare trami nella stessa zona d'ombra Anonymous, gruppo di hacker storico nel mondo web che è intervenuto via web in tutte le amministrazioni politiche del mondo, in tutti i generi di servizio pubblici e privati allo scopo di ricattare (soldi in cambio della restituzione dei dati) il mondo politoco e privato.
C'è molto ancora da scoprire nel caso dei dossieraggi ma di certo l'enorme facilità con cui determinati individui apparentemente diversi fra loro (adolescenti o poco più troppo bravi al pc, bancari anonimi che violano dati delle alte cariche dello stato, pubblici impiegati) creano un gruppo illegale che nell'ombra, nascosto nel web ammette (intercettazione alla mano) di voler così "fregare l'Italia" da il metro di quanto sia pericoloso Equalize o quale sia il nome e la rete da esso creata.
Non in un fantomatico paese fuori dai confini nazionali, no, all'ombra della Madonnina, a Milano dove tutto si muove, dove tutto parla di economia, politica, spettacolo, potere.
L'aver per ora bloccato Equalize dopo mesi di denunce, vedi dossieraggi hackerati, di dati e persone violati ora senza ombra di dubbio deve intervenire il Governo, da ora in avanti per garantire al cittadino anche la giusta cyber sicurezza, magari potenziando l'agenzia per la sicurezza informatica. Punto importante oggi più che mai visto che tutta la nostra vita, professionale, scolastica, privata, economica si muove su password, cookies e spid.
Tutelare tutti quindi dal presidente Mattarella all'ultimo abitante del paese più piccolo.
Pare che il server di appoggio del gruppo fosse in Gran Bretagna, e qui si aprirebbe anche un altro capitolo che riguarda anche la facilità di entrare ed uscire dai confini del proprio paese con un click e la stessa facilità di altri paesi di reclutare persone in maniera e per scopi illeciti.
Vedremo cosa farà l'Esecutivo per monitorare e debellare spie e spioni.
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